Il 25 gennaio scorso è giunta in visita presso l’Accademia
Nazionale di Danza una delegazione di studenti dei Trienni e dei Bienni del
Conservatorio di Musica ”Nicola Sala” di Benevento, guidata dalla Professoressa Antonella
Moles, Docente di Clavicembalo e di Musica d’Insieme per Strumenti Antichi, per
partecipare alla lezione di Danze Storiche tenuta dalla Professoressa Claudia
Celi per la classe del 2° Triennio indirizzo Danza Classica.
L’iniziativa, resa possibile dall’accordo fra le due
Istituzioni nella figura dei rispettivi Direttori M° Margherita Parrilla e M°
Maria Gabriella Della Sala, rientra nel “Progetto Danze Storiche” del
Conservatorio di Musica di Benevento - avviato nell’ A.A.2010/2011 e coordinato della
Professoressa Moles e rappresenta un’importante occasione per la collaborazione
fra studenti e docenti di discipline affini attivate in seguito alla Riforma dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
Questa vivace esperienza didattica ha visto il coinvolgimento
degli allievi strumentisti che hanno accompagnato dal vivo l’esecuzione dei
loro colleghi danzatori in alcuni brani precedentemente concordati fra le
docenti e preparati in Conservatorio. I danzatori, a loro volta, hanno
illustrato la valenza sociale e artistica delle danze dei secoli passati,
approfondita anche nelle lezioni di Storia della Danza. Infine musicisti,
ballerini e docenti hanno danzato fianco a fianco danze collettive di facile
esecuzione.
“Questo fruttuoso scambio didattico – afferma Claudia Celi – è stato molto
apprezzato dagli studenti. Mi auguro che l’esperienza della lezione congiunta fra i
nostri insegnamenti non rimanga un caso isolato ma il primo di una serie di
appuntamenti e collaborazioni”.
Con l’occasione gli studenti del Conservatorio hanno potuto
ammirare la prestigiosa sede dell’Accademia Nazionale di Danza, con i suoi Teatri all’aperto e Ruskaja recentemente restaurati, gli
splendidi scorci panoramici e la Biblioteca Nazionale di Danza, inaugurata nel gennaio 2010, dove, fra l’altro, in Biblioteca abbiamo la pubblicazione originale del Ballarino di Fabritio Caroso nella edizione seconda datata 1601, quella che, rispetto alla prima del 1581, è arricchita di immagini e di scritti.