lunedì 23 febbraio 2015

La Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi presenta tre spettacoli a Roma

Sono tre gli spettacoli che la Spellbound Contemporary Ballet, di cui è direttore artistico Mauro Astolfi, presenterà a cavallo tra febbraio e marzo in due teatri romani.
Il primo appuntamento è con Carmina Burana, un cavallo di battaglia della compagnia, che dal 24 febbraio al 1 marzo sarà in scena al Teatro Vascello; il secondo è The Knowledge, nell’unica data del 6 marzo, al Teatro Tor Bella Monaca; il terzo sarà la Serata Spellbound, sempre al Teatro Tor Bella Monaca, i giorni 7 e 8 marzo.

Carmina Burana, per la coreografia e la regia di Mauro Astolfi, su musiche di Carl Off, Antonio Vivaldi I, Ecce Torbit Probitas, aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006, a Roma sarà presentato  nel riallestimento fatto per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014). Lo spettacolo è tra le produzioni di maggior successo della Compagnia, in repertorio dal 2006 e record di incassi per svariate stagioni italiane, ha superato ormai le 150 recite con presenze nei Festival di Austria, Spagna, Thailandia, Germania, Cipro, Panama, Lussembrugo.
Carmina Burana – spiega Mauro Astolfi - ha accompagnato in modo fedele tutto il lavoro e la produzione della Compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, Carmina Burana ha sempre rappresentato una nostra sicurezza. È stato, infatti, profondamente rivisitato, ma ha conservato lo spirito e l'atmosfera originali, con l’aggiunta di altri momenti e tante piccole altre avventure. La versione per il Teatro Vascello è sicuramente la più potente, la più intensa e, per noi, ora, la più vera e completa.”
Carmina Burana - foto di Mariano Bevilacqua
Come afferma Valentina Marini, direttore generale della Spellbound Contemporary Ballet: “Il successo di questa produzione, a giudicare dall’appeal che continua ad avere, a distanza di tempo e su diversi target di pubblico di ogni Paese, sta sicuramente nel riuscito mix di diversi elementi che hanno reso lo spettacolo un evergreen: la musica coinvolgente e l’abbinata intelligente tra Orff e altre partiture interessanti e legate al tema; una scenografia utilizzata con ironia e spregiudicatezza e una danza potente almeno quanto il tappeto sonoro. Di certo è un prodotto riuscito e nel nuovo riallestimento ha mantenuto lo smalto della versione iniziale acquistando una freschezza in più grazie al riadattamento coreografico.”

L’appuntamento del 6 marzo, invece, sarà messo in scena dalla Spellbound Junior Ensemble - Tirocinio professionale DAF.
La Spellbound Junior Ensemble (progetto di tirocinio professionale prodotto dalla Spellbound Contemporary Ballet) è composta da 8 danzatori che variano a seconda dei progetti e sono selezionati tra le fila dei migliori talenti del progetto formativo Daf Dance Arts Faculty. Il lavoro che proporrà al Teatro Tor Bella Monaca è The Knowledge - con le coreografie di Mauro Astolfi, Beatrice Bodini, Alessandra Chirulli, Marianna Ombrosi - uno studio dedicato alla scoperta di metodi e strategie della conoscenza, intesa come consapevolezza. Il corpo rimane al centro di un incrocio delicato di scelte, di analisi e di percezioni che dal movimento portano il danzatore a intravedere la sua sfera emozionale. Il movimento nato dal corpo e la vulnerabilità, che sorge dalla sfera emozionale, producono nuova conoscenza e, di conseguenza, la possibilità di ogni forma di creazione.
Durante la Serata Spellbound, terzo appuntamento previsto dalla compagnia romana, saranno eseguiti estratti dalle coreografie di Mauro Astolfi: alcuni già noti, come How To PrayControfaseShe is on the ground; altri inediti, come ad esempio quelli tratti da Lost For Words - L’invasione delle parole vuote - l’unica produzione europea assegnataria di un NDP (National dance Project) subsidy negli Stati Uniti per la stagione 2012/2013 - e Small Crime, duetto che ha debuttato a New York, lo scorso gennaio e che sarà presentato in prima nazionale proprio durante questa serata al Teatro Tor Bella Monaca.
LA COMPAGNIA
Spellbound nasce nel 1994 grazie alla volontà del coreografo Mauro Astolfi. Dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini, con la quale la Compagnia  avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. Applauditissima per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, Spellbound conta presenze nei maggiori teatri e Festival internazionali ed è da sempre attiva in progetti di scambio. La compagnia è certamente tra le proposte artistiche italiane maggiormente apprezzate. Dal 2000 l'attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero per i Beni e le attività Culturali; dal 2010 la Compagnia è rappresentata in Austria, Germania, Svizzera e Scandinavia da Cultur Partner; dal 2011 in Canada, Usa, Messico da Elsie Management.io e da network in collegamento con la più fertile scena artistica europea.
Nel 2011 la Compagnia mutua il suo storico nome nell’accezione di Contemporary Ballet.
Nel 2012 Spellbound è l’unica compagnia italiana assegnataria di un NDP subsidy per un tour negli Stati Uniti, cosa che ha permesso la realizzazione di cinque settimane di tournée durante la stagione 2012/2013 nelle principali città degli Stati Uniti.
Nel 2014 l’ensemble ha festeggiato i venti anni di attività. Durante questo lungo percorso, il lavoro della compagnia non era incentrato unicamente sulle produzioni coreografiche, ma ha compreso anche la promozione di seminari e workshop, che hanno portato, a loro volta, alla nascita di una factory culturale di respiro internazionale, ormai esempio e punto di riferimento per diversi giovani coreografi emergenti, catalizzando l’attenzione di appassionati e di amatori.
L’attività di Spellbound, che trova sede presso gli studi del Dance Arts Faculty di Roma (un centro per lo studio delle arti performative), ha anche un programma specifico di alta formazione professionale dedicato alla danza: la convivenza tra una realtà professionale e il tessuto degli allievi ha favorito un ponte naturale tra la sfera formativa e l'avvio professionale, rinforzato dalla Direzione Artistica che fa da trait d'union tra le due realtà. Proprio da questo connubio così fertile, nasce  la Spellbound Junior Ensemble, un livello di perfezionamento superiore per i danzatori e incubatore di talenti, in una dimensione preliminare al professionismo tout court
MAURO ASTOLFI
Mauro Astolfi è sicuramente uno degli autori contemporanei maggiormente rappresentativi sulla scena europea. Impegnato come coreografo e didatta a livello trasversale, ha costruito uno suo stile e un linguaggio gestuale originali e in costante rinnovamento, frutto di una personale elaborazione di diverse forme espressive del movimento contemporaneo. Dopo la lunga permanenza statunitense, nasce nel 1994 la Spellbound dance Company, quale canale preferenziale per esprimere la sua personale concezione del linguaggio coreografico, oggi fonte d'ispirazione per numerosi giovani autori emergenti. La compagnia, attualmente di punta sul mercato internazionale, ha da sempre coniugato la personale cifra coreografica di Astolfi con l’eccellenza tecnica degli interpreti, esportando un modello di alto profilo fortemente incentrato sulla qualità delle produzioni. Tra i principali lavori di Astolfi creati per Spellbound citiamo: CamouflageQuattro - il disordine delle stagioni, Stati Comunicanti, Duende, Nafas, Emotional Balance, Carmina Burana (record di incassi per cinque stagioni teatrali consecutive); fino ai più recenti Downshifting, Le Quattro stagioni, Lost for Words – La Trilogia, Relazioni (pericolose), Dare. I lavori di Spellbound, oltre che presenti in vari Format Televisivi, firmati da Vittoria Cappelli e Vittoria Ottolenghi ("Voci in una notte di mezza estate", "Notte di duelli e di magia", "Emozioni"), sono sempre più richiesti dal mercato straniero e sono stati esportati, fino ad ora, con successo anche in Francia, Serbia, Thailandia, Spagna, Russia, Austria, Bielorussia, Cipro, Stati Uniti, Croazia, Canada, Panama, Israele, Corea e Germania.
Come coreografo, oltre alle produzioni per Spellbound, Mauro Astolfi, negli ultimi anni, lavora anche come free lance, creando per altre Compagnie in Europa e non solo. 
Nel 2004 è coreografo per Kitonb Extreme Theatre Company e, nel 2005, è per Thatreschool di Amsterdam.
Nel 2009 Astolfi firma, per il Balletto di Roma, la produzione Libera risonanza. Nel 2010 Astolfi è stato invitato a creare un nuovo lavoro per il Szegedi Kortárs Balett in Ungheria  e, nello stesso anno, firma le coreografie per il musical I Promessi Sposi-Opera moderna, con la regia di Michele Guardì.
Nel 2011 è invitato negli Stati Uniti e in Germanianegli Stati Uniti per un nuovo lavoroContact me, per la River North Chicago Dance Company, che ha debuttato il 10 febbraio 2011 a Chicago; in Germania, dal Liepziger Ballet, per una creazione originale da presentare per il progetto INTERSHOP, dal titolo Hold me in this storm, che ha debuttato al Leipziger Opera il 25 marzo. 
Sempre nel 2011, Astolfi, assieme alla coreografa israeliana Adi Salant, Direttrice Associata del Batsheva Dance Company, è richiesto per il progetto “Danza e/è cultura un ponte tra Italia e Israele” promosso e patrocinato dal MIUR (Ministero per l’Università e la Ricerca), in partnership con la Fondazione Flavio Vespasiano del Comune di Rieti.
Nel 2012 è invitato a firmare  una nuova creazione per Ballet Ex a Philadelphia, negli Stati Uniti, dal titolo Instant God, che ha debuttato il 7 novembre 2012. Sempre nel 2012, firma la creazione originale Humanology – Site specific young project prodotta dal Festival Oriente Occidente, che ha debuttato il 5 settembre 2012 presso l’Auditorium Melotti di Rovereto.
Nel 2013 è uno dei cinque autori, assieme a Georg Reischl, Cayetano Soto e Jo Strømgren, chiamato a coreografare per il progetto MINUTEMADE, per il Gärtnerplatztheater a Monaco, in Germania.
Nel 2015 è in Canada per due nuove creazioni: la prima a Vancouver, per Arts Umbrella Dance Company; la seconda a Toronto, per Proartedanza.
Oltre all’attività di coreografo, Mauro Astolfi è impegnato come guest teacher nei maggiori centri di danza di Tokyo, Parigi, Londra, New York, Zurigo, Stoccolma, Amsterdam, Los Angeles, oltre che in numerose strutture italiane. Dall’ottobre 2009 è, inoltre, Direttore Artistico del  dipartimento Modern contemporaneo del Centro D.A.F. (Dance & Arts Faculty- Progetto Internazionale di Danza e Arti Performative) a Roma.

VALENTINA MARINI
Lavora dal 1997 come operatrice culturale. Dal 1996 al 2001 lavora al Festival del Garda, come assistente alla produzione, prima, e come Direttore di Produzione, negli ultimi due anni. Dal 1998 al 2000 dirige e organizza il Festival "Danza d'Estate" a Verona, presso il Giardino Giusti, un Festival dedicato alla danza contemporanea, primo nel suo genere, nella città di Verona. Dal 1995 conosce Mauro Astolfi e, dopo poco, entra a far parte della Spellbound Contemporary Ballet, da lui diretta e con il quale ne diventa produttrice; Compagnia che tutt'ora gestisce e distribuisce e con cui ha realizzato spettacoli, nei principali Festival, numerosi progetti e scambi, anche con altre realtà professionali italiane ed estere.
Nel 2002 nasce il progetto European dance Alliance, agenzia per insegnanti e coreografi e laboratorio di attività per le scuole. EDA è un contenitore di proposte e interazioni che, se da un lato coinvolge il mondo della formazione e offre la possibilità di essere messi in rete con un selezionato panorama professionale; dall'altro offre un percorso di scambi e collaborazioni con Compagnie e artisti provenienti dai più prestigiosi ensemble europei. Tra i principali progetti, che Valentina Marini ha portato avanti sotto il marchio EDA, si elencano workshop e approfondimenti sulla nuova coreografia contemporanea, concorsi coreografici realizzati in rete con piattaforme internazionali (Cross Connection Competition, Moving theatre meets friends…), booking per artisti e consulenze per Teatri. Sempre sotto il marchio EDA, crea il progetto “Food for Thoughts”, appuntamento di performance di improvvisazione di musica e danza presso il Lanificio a Roma. 
Dal 2003 scrive sulla rivista "Danzasi" e, dal 2006, collabora stabilmente con le attività legate al giornale. 
Dal 2006 collabora con la società romana Laratti srl, con cui prende parte alla realizzazione di diversi progetti nel campo della produzione di eventi culturali, tra cui, di recente, il Tersicore Festival, presso l'Auditorium Conciliazione, Avvertenze Generali, Natale di Roma edizione 2009 e Reate Festival edizione 2009 e 2010, di quest'ultimo festival è, assieme a Monica Ratti, coordinatrice della sezione danza per la Direzione Artistica di Raffaele Paganini. Nel 2011, sempre assieme a Monica Ratti, è coordinatrice, per conto del MIUR (Ministero per l'Università e la Ricerca), in partnership con la Fondazione Flavio Vespasiano di Rieti, del progetto "Danza e/è cultura - un ponte tra Italia e Israele", in collaborazione con Batsheva dance Company di Tel Aviv.
Nel 2007 crea "Contemporaneamente a Roma" - Piattaforma per nuovi coreografi, un nuovo palcoscenico per i giovani autori che ogni anno vede in scena, a Roma, circa venti creatori emergenti selezionati da tutt'Italia; progetto, questo, parte di un più ampio impegno verso il sostegno delle migliori espressioni attuali del linguaggio contemporaneo. 
Nel 2009 è responsabile artistico della sezione danza delle attività estive realizzate, all'interno del Parco Nazionale del Circeo, da Litorale spa, in collaborazione con la Regione Lazio, Comune di Sabaudia e ATCL.
Il dialogo con Circuiti, Enti di promozione e Teatri, per la programmazione di Spellbound, e le fitte relazioni con performer internazionali di grande livello, l'hanno portata ad essere spesso chiamatain questi ultimi anni, come collaboratrice per progetti di danza, consulente e organizzatrice di Gala ed eventi. 
Dal 2011 è agente per l’Italia di Shirley Esseboom e, dal 2013, di Gärtnerplatztheater - Monaco, è inoltre consulente artistico per la  danza e responsabile rapporti esteri, dal 2011, per Milano Danza Expo e Daf Dance Arts Faculty. Dal 2010 è vicepresidente di AIDAP, nell'ambito di Federdanza AGIS, associazione di categoria che abbraccia le strutture produttrici di spettacolo dal vivo nel settore danza. Dal 2011 al 2012 è coordinatore del tavolo danza presso l'Unione Regionale Agis Lazio.


24 febbraio/1 marzo 2015 – Roma, Teatro Vascello
CARMINA BURANA
Coreografia e regia  Mauro Astolfi
Musiche  Carl Off, Antonio Vivaldi I, Ecce Torbit Probitas
Disegno luci  Marco Policastro  Scene  Stefano Mazzola
con 
Sofia Barbiero,  Fabio Cavallo,  Alessandra Chirulli,  Maria Cossu,  
Giovanni La Rocca,  Mario Laterza,  Gaia Mattioli, Giuliana Mele,  Cosmo Sancilio  

6 marzo 2015 – Roma, Teatro Tor Bella Monaca
THE KNOWLEDGE
Coreografie
Mauro Astolfi, Beatrice Bodini, Alessandra Chirulli, Marianna Ombrosi
con
Spellbound Junior Ensemble - Tirocinio professionale DAF

7 e 8 marzo 2015 – Roma, Teatro Tor Bella Monaca
SERATA SPELLBOUND
Coreografia e regia  Mauro Astolfi
Disegno luci  Marco Policastro  
con 
Sofia Barbiero, Fabio Cavallo,  Alessandra Chirulli, Maria Cossu, Giovanni La Rocca, Mario Laterza, Gaia Mattioli, Giuliana Mele, Cosmo Sancilio 

Per informazioni: 
Associazione Culturale Spell Bound
Via Val Maira 12 - 00141- Roma   
P.I. 06474941009   C.F. 97134410584
+39 392 4854911     +39  06 4512223
info@spellboundance.com
www.spellboundance.com

martedì 3 febbraio 2015

Omaggio a Caterina Rago

Pubblichiamo uno scritto della Dott. Giuliana Montorsi che il 24 gennaio scorso ha assistito allo spettacolo Vibrante libertà di Caterina Rago, in occasione del terzo appuntamento di Nostos  (Viaggio di ritorno), IX Festival "Danza con noi", che si è svolto presso il Teatro Ruskaja dell'Accademia Nazionale di Danza. 



Caterina Rago è tornata! 
L’Accademia Nazionale di Danza nell’ambito della IX edizione del Festival “Danza con noi” ci ha donato una serata indimenticabile, il raro privilegio di essere parte di un “tutto” fatto di emozioni, energia, luce.
Ma davvero possiamo dire che Caterina Rago è tornata?
A ben vedere Caterina non è mai partita, non è mai tornata, perché la danza, la Vera danza, la danza di Caterina, non può tornare, non può partire, può solo “essere”.
Caterina Rago, ballerina, insegnante, coreografa, direttrice artistica, qui all’Accademia di Roma, si sente, ed è, a casa sua.
Questa prestigiosa istituzione per 12 anni l’ha vista crescere, maturare, evolvere come allieva e pupilla della grande maestra Elisa Piperno, per arrivare a sbocciare poi come un meraviglioso fiore e donarci le sue emozioni, il suo stupore, la sua capacità di meravigliarsi e meravigliare, il suo amore per la vita, la sua gioia di vivere danzando. 

Caterina è energia, è potenza, è luce, e nel suggestivo contesto del teatro Ruskaja lo ha dimostrato con grande professionalità e generosità.
…e Caterina danza… e la sua è una danza emozionale…sulle tavole di legno odio e amore si rincorrono tra le pieghe della sua lunga veste, quasi un peplo ad unire un passato che si fa presente e palpitante davanti a noi, pronto a spiccare il volo verso il futuro; eterni momenti di tensione che tendono e  sembrano sfinire le pur atletiche membra , fino allo sconforto, quasi all’abbandono, ma per poi rialzarsi, risorgere, rinvigorite di una nuova ritrovata energia, in un’ altalena di emozioni che sbalordiscono e commuovono lo spettatore che si trova coinvolto e rapito da Caterina in una danza, in una luce, che oscilla tra l’abisso e il cielo, tra l’afona l’introspezione e l’urlo più sguaiato mentre il corpo della nostra artista, sorretto dalla sua atletica fisicità, sfonda lo spazio scenico, oltrepassa il buio, e ci rende compartecipi della sua straordinaria facoltà, del suo innato dono di saper espandere luce.
Caterina è luce, e la sua luce danza, canta, disegna e tratteggia la sua passione, la stessa sua vita.
Sul palcoscenico lei è un affresco dai toni cangianti illuminati da una potenza rievocativa dove il passato, il presente e il futuro si fondono in un tutt’uno che dona vita e spessore ad idee, progetti e sogni, che fioriscono in una continua ricerca oltremodo generosa per dar forma, corpo e anima allo spettacolo degli spettacoli, alla danza, alla vita stessa.
Caterina Rago danza un linguaggio universale, il linguaggio dell’anima, che nella sua preziosa fragilità inciampa, a volte addirittura cade sotto il peso dell’incomprensione, della solitudine, ma poi sa rialzarsi senza mai rinunciare, senza cedere e così come l’araba fenice, sorretta da un’indomabile onestà intellettuale, Caterina risorge e ricomincia il suo percorso di ricerca del sé, come grogiuolo di passioni, tensioni ed emozioni da condividere con il proprio pubblico.
E così Caterina sul palco balla la sua vita, e si carezza la veste con mano aggraziata e leggera, per poi cambiare registro e sollevare la stoffa con impeto e forza, quasi a volerla lacerare per poi ridurre e convogliare lo spazio visivo del suo attonito pubblico solamente sulle sue gambe e quindi ancora più in basso, ancor più sul particolare, sui suoi piedi nudi, quasi a voler indicare, o almeno suggerire, un sentiero, una strada lungo la quale lei è disponibile ad affiancarci, accompagnarci, la strada della conoscenza.
 
E per essere un’artista basta anche un sol gesto … Caterina ci stupisce ancora e sempre; vibrano le sue dita nello spazio scenico e altro non si vede, solo quel movimento, uno spasmo, e poi quelle stesse dita prima governate da toni di sofferenza si trasformano divenendo morbido veicolo, quasi uno scivolo, che accompagna un alito di fiato che con malcelato pudore vorrebbe uscire dal corpo per farsi conoscere, per coinvolgere, per condividere, per dar vita al tutto.
E così sul palco nasce il sogno, il desiderio di uscire dal labirinto.
Lo spettatore illuminato dalla luce di Caterina Rago si rincuora, si fa coraggio e si lascia prendere per mano dall’artista, la quale, forte del suo istinto, del suo giornaliero impegno, della sua onestà, si fa carico per sé, e generosamente anche  per gli altri,  di percorrere il labirinto delle emozioni fino al più profondo delle viscere, con sofferenza e pathos, ma sicura che nell’onestà intellettuale e nel rigore alberga la rinascita, il futuro. 
E i giovani allievi di Caterina concludono la serata all’Accademia lanciando una sfida; dal palco volano i libri, scagliati con violenza contro il pubblico, come a volerci risvegliare dal nostro disincantato sopore, dalle nostre disillusioni e farci reagire, far rinascere in noi l’indignazione, la voglia di ribellarci alle pochezze, alle meschinità, per poi seguirla con fiducia lungo una nuova via, più eterea, di minor impatto, dove lei è pronta ad essere al nostro fianco in un’ atmosfera di foglie e pagine di libro che planano su noi carezzandoci come foglie d’autunno.
Caterina Rago, giovane donna dalla sensibilità potentissima, forma e anima della danza contemporanea, non è partita, non è tornata.
Caterina Rago è la danza, è l’emozione, Caterina è la luce, Caterina è sempre con noi. 

         Giuliana Montorsi