In Biblioteca è partito un nuovo progetto: la preparazione degli abstract delle tesi di laurea più meritevoli prodotte dagli studenti dell'Accademia Nazionale di Danza. Il progetto, affidato alla studentessa dell'AND Maria Rinaldi (che ha ottenuto la borsa di collaborazione presso la Biblioteca), nasce con l'intento di rendere più facile la consultazione del materiale ai nostri utenti. Grazie agli abstract, oltre ad ottenere le informazioni di base della tesi, si potrà leggere una sintesi del suo contenuto.
Di seguito un esempio degli abstract prodotti:
ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA
Istituto
di Alta Cultura
Diploma accademico di Biennio
Specialistico
per l’insegnamento delle discipline coreutiche
indirizzo danza classica
Abstract: LA TECNICA E LO STILE DI BALANCHINE
Candidata: Carla
Wertenstein Relatore: Flavia
Pappacena
Anno accademico: 2006/2007
George Balanchine è stato uno dei più
grandi coreografi e danzatori del XX secolo, considerato il fondatore di una particolare tecnica del balletto
che rielabora molte nozioni di base della danza accademica.
Chiamato il “coreografo musicista”, Balanchine libera il balletto
dalla sovrastrutture narrative evitando di raccontare storie e focalizzando la
sua attenzione solo sulla musica.
Seguendo il disegno armonico della musica le sue coreografie si
esprimono con grande purezza e linearità delle forme. Il movimento stesso
rappresenta un trait d’union di forma
e contenuto.
Il metodo Balanchine, da lui stesso
applicato alla School of American Ballet e al New York City Ballet, forma dei danzatori
con qualità tecniche di musicalità, rapidità, purezza di linee e dinamismo,
necessarie all’interpretazione dei suoi balletti. Il
suo lavoro si dirige verso la ricerca e la sperimentazione. Per lui è necessario
conoscere le regole per poi infrangerle e crearne nuove.
La tesi proposta da Carla Wertenstein mira all’analisi delle
caratteristiche della tecnica e dello stile balanchiniano, prendendo come punto
di riferimento il testo di Suki Schorer, Balanchine
Tecnique. La testimonianza della Schorer, danzatrice di Balanchine e poi in
seguito insegnante presso la SAB, è focalizzata sulle innovazioni che il maestro
apporta nell’ambito coreografico attraverso un lavoro centrato su specifiche
caratteristiche: musicalità assoluta, autonomia della danza dalla struttura narrativa,
dinamica del movimento, geometria delle linee, simmetria del corpo,
valorizzazione di ogni singola parte del corpo.
Scopo di questa tesi è ripercorrere i dettagli e le sfumature
dello stile del coreografo e analizzare nello specifico il suo metodo di
insegnamento per mettere in risalto le differenze che intercorrono tra la
consolidata tecnica accademica di stampo russo e il metodo balanchiniano.
Un viaggio interessante con il quale è possibile scoprire la
carriera di un grande coreografo e un grande uomo capace di offrire uno stile
di vita, una filosofia e una metodologia d’insegnamento con la quale seppe
valorizzare la sua arte e i suoi danzatori.
[i] La tesi si propone di analizzare la struttura della lezione del Maestro Balanchine nelle sue parti specifiche: sbarra, centro e allegro. L’analisi dei
principi di base della tecnica quali le direzioni, il piazzamento, il peso, la
postura, la posizione dei piedi e delle mani, consente di poter osservare le
differenze rispetto ai principi base della tecnica russa.
I capitoli dal V al
IX offrono una dettagliata descrizione dei passi eseguiti alla sbarra, delle
pose al centro, dei salti, dei giri e della tecniche delle punte.
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