venerdì 18 dicembre 2015

Auguri dalla Biblioteca


Image: China, Tang Dynasty, dancing figurine.JPG 
Author: Sailko, own work, 22 May 2014, 13: 52:04, Asian art in the Historisches Museum Bern 





































lunedì 30 novembre 2015

Convegno Internazionale Immaginare la danza. Corpi e visioni nell’era digitale

Segnaliamo ai nostri lettori che 

il 3 e il 4 dicembre 2015 si svolgerà il 

Convegno Internazionale
Immaginare la danza. Corpi e visioni nell’era digitale
Imagining Dance. Bodies and Visions in the Digital Era

A cura di
Vito Di Bernardi

Presso l'aula Levi Della Vida, ex Vetrerie Sciarra, via dei Volsci 122, Roma.


Il Convegno internazionale Immaginare la danza. Corpi e visioni nell’era digitale, a cura di Vito Di Bernardi (Università “La Sapienza” - Roma) e in collaborazione con AIRDanza (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza), si pone l’obiettivo di approfondire la riflessione sui cambiamenti che interessano l’arte della danza - e la corporeità sulla quale questa pratica si fonda -  nell’era digitale. Il convegno, articolato in diverse sessioni specialistiche, si aprirà con una serie di interventi dedicati agli studi sulla corporeità nella danza intesa in termini organici, psico-somatici e culturali. In linea con le attuali trasformazioni in campo coreutico, le successive sessioni saranno focalizzate sull’analisi dell’influenza dei processi di digitalizzazione sull’azione performativa coreografica e sulle modalità della sua ricezione e memorizzazione. Gli interventi saranno volti ad analizzare le problematiche emerse nei processi di digitalizzazione e di archiviazione della coreografia contemporanea: come si è trasformata l’esperienza psico-somatica del performer/danzatore e cosa resta di essa nella meta-rappresentazione archiviata e datata per mezzo dello strumento digitale? A completare il discorso teorico-scientifico saranno coreografi e film-maker, i quali, dell’incontro tra coreografia e virtualità digitale, riporteranno le testimonianze della loro esperienza diretta.

Comitato scientifico: Silvia Carandini, Vito Di Bernardi, Concetta Lo Iacono, Valentina Valentini.

Partecipano:
Massimo Agus (New York University Florence); Daniel Belton (Good Company Arts, New Zealand); Maria Grazia Berlangieri (Sapienza Università di Roma); Silvia Carandini (Sapienza Università di Roma);  Clotilde Chernetich (AIRDanza); Enrico Coffetti (Cro.Me, Milano); Ada D’Adamo (AIRDanza); Gloria Desideri (Body-Mind Centering, Tuscania); Vito Di Bernardi (Sapienza Università di Roma); Susanne Franco (Università di Salerno); Matteo Graziano (CASA MARZIANO Art Production House, Berlino); Chris Haring (Liquid Loft Verein, Vienna); Concetta Lo Iacono (Università di Roma Tre); Aleksandra Jovicevic (Sapienza Università di Roma); Matteo Maffessanti (Elevator Bunker); Francesca Magnini (Sapienza Università di Roma); Letizia Gioia Monda (Sapienza Università di Roma); Pietro Montani (Sapienza Università di Roma); Chiara Ossicini (Choronde, Roma); Enrico Pitozzi (Università di Bologna); Flaviano Pizzardi (Sapienza Università di Roma); Giovanni Ragone (Sapienza Università di Roma); Marilena Riccio (“Il Coreografo Elettronico”, Napoli); Vezio Ruggieri (Sapienza Università di Roma); Luca Ruzza (Sapienza Università di Roma); Nicole Seiler (Cie Nicole Seiler, Losanna); Patrizia Veroli (AIRDanza), Valentina Valentini (Sapienza Università di Roma); Sarah Whatley (Coventry University).

Comitato organizzativo: Annamaria Corea, Francesca Magnini, Noemi Massari, Letizia Gioia Monda, Francesca Beatrice Vista.


Qui di seguito il programma:

domenica 29 novembre 2015

Mostra Liquidance

Segnaliamo con piacere ai nostri lettori che, presso lo studio Lattanzio (via Nazionale 89A - Roma) a partire dal 3 dicembre e fino al 29 gennaio, si potrà visitare la mostra fotografica di Carlo D'Orta dedicata alla danza,  "Liquidance".  
La mostra è patrocinata dall'Accademia Nazionale di Danza.

Qui di seguito l'invito all'inaugurazione che avverrà giovedì 3 dicembre a partire dalle 18.00.


































Per maggiori informazioni 


L'Artista

Carlo D'Orta, Firenze, 1955. Artista, Fotografia e Installazioni. Vive e lavora a Roma.
Viaggiatore e fotografo da oltre 40 anni, negli anni 2003-2010 frequenta corsi avanzati di pittura nell’ambito della Rome University of Fine Arts (RUFA). La sua visione fotografica subisce una completa trasformazione. Abbandona l’approccio documentario e cerca scatti tendenti verso l’astrazione, o venati da una visione metafisico/surrealista. La sensibilità cromatica maturata anche durante il percorso formativo dà alle sue fotografie una forte caratterizzazione pittorica, frutto talvolta anche di limitati interventi in post-produzione su luci e colori.
Privilegia l’architettura - concentrandosi sulla decontestualizzazione dei particolari e sulle deformazioni prodotte dai riflessi – e la danza. 
All’architettura dedica dapprima le serie “Berlino: il Bianco, il Grigio, la Luce” e “Vibrazioni” (nella quale appare evidente l’influsso della visione futurista), e successivamente, dal 2012, le serie “Biocities” e “Geometrie Still Life” (ove invece è forte la reminiscenza di cubismo, costruttivismo e movimento color fields). Nel 2013 avvia inoltre la serie “(Re)FineArt”, improntata ad una visione metafisica delle architetture di grandi complessi industriali e il cui titolo è un voluto e provocatorio gioco di parole, che unisce il concetto di arte con quello di una delle produzioni più inquinanti qual è la raffinazione.
Alla danza si avvicina invece in occasione della sua esperienza di componente, nel triennio 2012-2015, del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia Nazionale di Danza. Nasce qui la serie fotografica “Liquidance”, ove pure l’attenzione è spesso rivolta a particolari decontestualizzati, ombre, vibrazioni del movimento.
Nell’ultimo biennio la ricerca conosce ulteriori forti evoluzioni approdando alla serie denominata “(S)Composizioni”. Qui, sfruttando particolari prospettive di scatto e la compressione prospettica dello zoom, trasforma paesaggi di architettura contemporanea in geometrie astratte nelle quali profondità e tridimensionalità spesso svaniscono del tutto. Ma poi, usando i frammenti geometrici che compongono queste fotografie, realizza installazioni in plexiglass e sculture in vetro nelle quali recupera, ma reintepretandola, la tridimensionalità del luogo architettonico originario. Dunque un percorso che parte dalla tridimensionalità architettonica per approdare alla bidimensionalità di una fotografia astratta geometrica, per tornare poi di nuovo alla tridimensionalità di installazioni e scultura formate dagli stessi elementi geometrici che componevano la fotografia. 
Questa serie ha anche un doppio significato concettuale, in quanto metafora della capacità dell’uomo di modificare l’ambiente, ma anche della continua evoluzione della personalità di ciascuno di noi attraverso scomposizioni e ricomposizioni delle nostre emozioni ed esperienze. Si tratta dunque di un circuito concettuale nel quale emergono forse reminiscenze di artisti come Malevic, Mondrian, El Lissitsky, Rothko, Peter Halley, ma anche delle ricerche psichiatriche di Freud, Jung e altri.
Dal 2009 ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali presso gallerie private e istituzioni pubbliche in Italia e Germania. Nel 2013 ha tenuto la sua prima mostra personale (Biologia dell’Inorganico) in un museo di arte contemporanea (Spoleto, PG, Italia). Nel 2015 l’Officina delle Zattere di Venezia ha ospitato, accanto al Padiglione del Guatemala alla Biennale d’Arte, la sua mostra personale Beyond the Lens. 
Ha vinto o è stato selezionato in diversi premi. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche tra cui Museo di AC Palazzo Collicola (Spoleto), Banca d’Italia, Camera Deputati, Architektenkammer Baden-Wurttemberg, IIC a New York, Scuola del Vetro Abate Zanetti di Murano, e altre. 
Sue interviste sono state pubblicate dalle riviste d’arte ArToday e Aperitivo Illustrato.

Per informazioni:

martedì 17 novembre 2015

Conferenza "La danza va al museo. Dialogo tra arti visive": Doris Humphrey e José Limón



La danza va al museo. Dialogo tra arti visive
Conferenze e Master Class sulla danza classica e contemporanea

DORIS HUMPHREY E JOSÉ LIMÓN
DUE COREOGRAFI DELLA MODERN DANCE TRA ARCHITETTURA E SCULTURA

Conferenza-dimostrazione di Cristina Caponera (docente di Tecnica contemporanea) e Sandra Fuciarelli (docente di Composizione della danza), introdotte da Claudia Celi (docente di Storia della Danza) e con gli studenti diplomandi del III triennio contemporaneo dell’AND

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
viale delle Belle Arti 131 – Roma

domenica 29 novembre 2015, ore 16.00
Sala del Mito

Prosegue la collaborazione tra le due istituzioni romane, l’AND (Accademia Nazionale di Danza) diretta dal Maestro Bruno Carioti e la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, diretta da Cristiana Collu, con gli incontri incentrati sulla valorizzazione e sul recupero del patrimonio storico dell’arte coreutica, ideati e coordinati da Francesca Falcone (docente di Teoria della Danza presso l’AND) ed Emanuela Garrone (Storico dell’arte presso la GNAM), con la collaborazione di Elena Viti (docente di Propedeutica della danza presso l’AND).
Il quarto incontro sarà incentrato sulla filosofia e sulla tecnica di Doris Humphrey e José Limón, tra i più grandi interpreti della Modern Dance, che nelle loro coreografie hanno fatto propri i processi di costruzione spaziali dell’architettura e della scultura. Attraverso illustrazioni storiche, proiezioni-video, sperimentazioni pratiche, esempi di lezioni e di ricostruzioni di brani tratti dai repertori originali, il pubblico potrà assistere a un’ampia panoramica di una forma coreutica oggi considerata un “classico” della danza moderna.
Cristina Caponera e Sandra Fuciarelli sono tra le massime esperte in Italia di tecnica Humphrey- Limón, i cui principi hanno esercitato una grande influenza sulle nuove forme coreutiche sino ai nostri giorni. I diplomandi del III Triennio contemporaneo si esibiranno in esercitazioni pratiche e nella celebre Running Dance, uno dei brani estrapolati da Psalm* (1967), gioiello coreografico che fa parte del repertorio della José Limón Dance Foundation e che è stato rimesso in scena da Nina Watt nel giugno 2015 per lo spettacolo finale dell’Accademia Nazionale di Danza. Gli studenti saranno accompagnati al pianoforte da Paolo Demitri e alle percussioni da Federico Di Maio.

Incontri già svolti: Conferenze-dimostrazioni su August Bournonville con Flemming Ryberg e Francesca Falcone (1 marzo 2015); Enrico Cecchetti con Flavia Pappacena e Alessandra Alberti (12 aprile 2015); Marius Petipa con  Doug Fullington e Francesca Falcone (25 ottobre 2015). Al pianoforte: Tania Pallabazzer e Natale Garufi.

*Copyright 1996, José Limón Dance Foundation, Inc. Questa rappresentazione di Excerpts from PSALM, coreografia di José Limón, è presentata in accordo con la José Limón  Dance Foundation, Inc. ed è prodotta  secondo gli standard dello Stile e della Tecnica Limón stabiliti dalla José Limón Dance Foundation, Inc (Tutti i diritti riservati).
Ufficio stampa Accademia Nazionale di Danza                            
Raffaella Tramontano                                                                                   

Ufficio Stampa Galleria nazionale d’arte moderna
Chiara Stefani e Laura Campanelli

Ufficio Arti Performative Galleria nazionale d’arte moderna
Emanuela Garrone con Linda Sorrenti e Lilith Zulli
0632298329 emanuela.garrone@beniculturali.it           

lunedì 16 novembre 2015

Orario provvisorio della Biblioteca

Segnaliamo che, attualmente, è in vigore il seguente orario provvisorio:


lunedì 11-16
mercoledì 12-15
venerdì 11-15



Tale orario potrebbe subire delle modifiche.
Per gli appuntamenti si prega di telefonare al numero: 06.5728.9335

mercoledì 11 novembre 2015

Arteterapia a Roma e conferenza sui confini a Stoccolma

Da venerdì 13 novembre a domenica 15 novembre, presso l'Associazione Controchiave (via Libetta 1/a metro B - Garbatella, Roma) e presso la biblioteca Nelson Mandela (via La Spezia 21- Metro A San Giovanni, Roma), si svolgeranno una serie di laboratori pratici e gratuiti di teatro terapia, danzamovimentoterapia, musicoterapia, arte terapia e foto terapia, in collaborazione con la Scuola Artedo Roma.
Per maggiori informazioni: http://www.bibliotu.it/news/11159

Segnaliamo, inoltre, che dal 14 al 17 gennaio 2016, al DOCH/Stockholm University of the Arts, si svolgerà Bodies of Evidence, una conferenza teorico-artistica su corpi, confini e movimento. Bodies of Evidence si concentra sul corpo e il movimento nei processi di confine; rivisita i dibattiti culturali sulle frontiere e gli eventi liminari legati alla migrazione e la mobilità, in Svezia e a livello globale; reagisce anche sui profondi cambiamenti nell'ordine del mondo. 
L'accento della conferenza è posto sui confini visti non solo come linee di separazione, ma spazi dinamici e performativi di incontro, che introducono la questione del nostro coinvolgimento individuale e collettivo, la responsabilità e l'opera in un processo. Bodies of Evidence abbraccia una prospettiva transdisciplinare e coinvolge in una coesistenza voci differenti. L'evento, della durata di quattro giorni, adotta specifiche strategie e metodologie, formati e discipline, viaggiando attraverso la coreografia, i diritti umani e la ricerca scientifica.
Per maggiori informazioni: http://www.perfmts.net/detail.asp?id=ann_0153

martedì 3 novembre 2015

Incontro "Quale pubblico per la danza?"


Segnaliamo ai nostri lettori che mercoledì 11 novembre 2015 si svolgerà, presso l'Accademia Nazionale di Danza, una tavola rotonda sul tema Quale pubblico per la danza? Esperienze a confronto, proposte operative:  un incontro  fra gli operatori dei diversi ambiti del settore per testimoniare le proprie esperienze ed offrire un contributo propositivo nei confronti del fenomeno della disaffezione di una parte del pubblico della danza. Sono invitati a partecipare circuiti, teatri, festival, compagnie, coreografi e interpreti.

Introdurranno e coordineranno:
Marina Michetti – direttrice artistica INVITO ALLA DANZA
M° Bruno Carioti – direttore Accademia Nazionale di Danza
Monica Ratti - moderatore

ORARIO LAVORI
Ore 10.30  - accoglienza
Ore 11.00  - inizio lavori
Ore 13.30  - pausa brunch
Ore 14.30  - raccolta proposte
Ore 15.30  - chiusura incontro

Dati i posti limitati si prega di confermare la propria adesione entro domenica 8 novembre ai seguenti recapiti:
info@invitoalladanza.it – 06.39738323

Ufficio stampa: Elisabetta Castiglioni
+39 06 3225044 - +39 328 4112014 – info@elisabettacastiglioni.it

giovedì 29 ottobre 2015

Convegno "Il Corpo nel Suono" e Festival della scienza


Vi ricordiamo che da oggi, 29 ottobre, e fino al 1 novembre 2015, presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma (AND) si terrà  un convegno internazionale dedicato al ruolo del musicista nella danza, dal titolo “Il Corpo nel Suono”.
Realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica "Alfredo Casella" de L'Aquila, il convegno è un'occasione straordinaria per tentare di portare allo scoperto snodi, funzioni, dispositivi che innervano assieme musica e danza e che presiedono ai processi creativi implicati nella composizione e nella improvvisazione musicale per la danza. Si affronterà inoltre, il tema della formazione del musicista nella danza, attraverso il confronto con i colleghi del Conservatoire de Paris, del Scene Kunstskolen di Copenhagen, del MDW di Vienna e del UNSW di Sydney.
Il convegno si svolgerà nella condivisione di laboratori, lezioni, incontri, tavole rotonde, cercando così di coniugare il principio del fare con quello della parola sull'esperienza, la riflessione, il progetto.
L'AND è orgogliosa di offrire ed ospitare questo convegno, impegnandosi così, a farsi centro di elaborazione e confronto della fitta rete di competenze esistente in Europa su questi temi; un impegno per il quale l'AND, per la qualità e la quantità dei musicisti che vi operano, è profondamente vocata.
Suggeriamo, inoltre, per chi fosse a Genova in questi giorni, la seguente notizia:
Il Festival della scienza è in corso a Genova dal 22 ottobre al 1 novembre. Tema di questa edizione 2015 è l’ “Equilibrio”. Molti gli eventi in programma tra conferenze, mostre, laboratori, spettacoli, incontri. Fra questi, di particolare interesse per il mondo della danza sono i diversi laboratori dedicati alla sperimentazione pratica relativa a le dinamiche dell’equilibrio, il baricentro, il peso, il movimento; di particolare interesse è DANCE: ascoltare danze, vedere musiche. Nuove tecnologie interattive e sostituzione sensoriale che si terrà a Casa Paganini martedì 27 alle 0re 17.00 
(http://www.festivalscienza.it/site/home/programma/eventi-per-tipo/eventi-speciali/dance-ascoltare-danze-vedere-musiche.html).
Alla rivista “Civiltà delle macchine”, di cui la Biblioteca di danza possiede diversi numeri, è dedicato l’incontro ArmonicaMenteArte e scienza a confronto. Equilibrio e bellezza: fisica, percezione, musica a cura di Giuseppe Caglioti, Antonio Di Meo, Stefano Leoni, Giuseppe O. Longo, Gaspare Polizzi, modera: Pietro Greco
«Per due mesi, tra settembre e ottobre del 1952, Leonardo Sinisgalli si dedica a progettare la rivista “La civiltà delle macchine”, indicando le due linee editoriali che la caratterizzeranno: l’armonia del sapere e l’attenzione alla ricerca scientifica più avanzata. Vorremmo richiamare quello spirito, tenendo come costante punto di riferimento la ricerca più avanzata, perché, in questi sessant’anni, la scienza di frontiera si è così estesa grazie ad essa, nelle scienze come nelle arti, spostando in avanti i confini della conoscenza. Come spiegare oggi il complesso equilibrio tra le arti e le scienze?».
Per il programma completo vai al sito: http://www.festivalscienza.it)http://www.festivalscienza.it

domenica 25 ottobre 2015

Dalla Redazione i nostri vivissimi complimenti a Natalia Gozzano

Al Museo di Palazzo Reale di Genova, Natalia Gozzano, docente di storia dell'Arte dell'Accademia Nazionale di Danza, presenta il suo volume Lo specchio della corte. Il maestro di casa. Gentiluomini al servizio del collezionismo a RomaCampisano Editore. 

  
Presentazione del volume
LO SPECCHIO DELLA CORTE. IL MAESTRO DI CASA
Gentiluomini al servizio del collezionismo a Roma nel Seicento
di Natalia Gozzano 
Mercoledì 28 ottobre alle ore 17.00 

Salone da Ballo 
Mercoledì 28 ottobre alle ore 17.00 nel Salone da Ballo del Museo di Palazzo Reale, presentazione del 
volume Lo specchio della corte. Il maestro di casa. Gentiluomini al servizio del collezionismo a Roma nel Seicento di Natalia Gozzano, edito da Campisano Editore.
Interverranno con l’autrice, Anna Orlando, storico dell’arte e giornalista, e Luca Leoncini, direttore del 
Museo di Palazzo Reale.
L’incontro sarà accompagnato da letture a cura de La Quinta Praticabile, Teatro Instabile di Genova.

Natalia Gozzano, storica dell’arte romana, docente presso l’Accademia Nazionale di Danza, impegnata da una quindicina d’anni sui temi del mercato artistico e del collezionismo tra Roma e Fiandre nel XVII secolo, ci offre in questo libro uno spaccato insolito del barocco romano, attraverso un capillare lavoro di analisi di trattati, fonti letterarie, carteggi, testamenti e inventari.
In questo testo l’autrice riorganizza diverso materiale, trattato anche in ricerche precedenti, incrociandoli con dati nuovi per fornirci una lettura critica e una visione d’insieme di grande interesse che ribalta la prospettiva scontata che mette in luce solo i vertici della piramide sociale, facendo emergere la figura del maestro di casa, manager d’un tempo, che, ancor più del maggiordomo e del guardaroba, è al di sopra di tutti gli altri ministri e ufficiali, e ha un ruolo primario all’interno della corte. 
Il maestro di casa governa, coordina e supervisiona la vita del palazzo e ne gestisce le spese. Talvolta anticipando il proprio denaro al posto del principe, e, molto spesso, condizionando le sue scelte negli acquisti. Il che è di grande interesse per la storia del collezionismo che, se non ridimensiona, certamente completa l’immagine di figure più o meno note del collezionismo seicentesco: i principi Lorenzo Onofrio e Filippo II Colonna, i marchesi Paolo del Bufalo e Marcello Rondinini, i cardinali Francesco Maria Brancaccio, Flavio Chigi e Camillo Pamphilj, e la marchesa Cristiana Duglioli Angelelli, unica "quota rosa" di questo intrigante panorama. 

L’AUTORE
Storica dell’arte, si è formata all’università La Sapienza di Roma e all’università di Pisa. 
Dal 2002 è docente di Storia dell’arte presso l’Accademia Nazionale di Danza. 
Ha pubblicato la monografia La quadreria di Lorenzo Onofrio Colonna. Prestigio nobiliare e collezionismo nella Roma barocca (2004), saggi sulle finanze di Claude Lorrain, sul network dei mercanti fiamminghi nel ‘600 e su diversi aspetti del collezionismo a Roma nel XVII secolo. Si è inoltre occupata della cultura artistica di frontiera fra Italia e Fiandre nel Rinascimento, della commedia dell’arte nell’opera di Salvator Rosa e delle relazioni fra arti visive e danza alla luce delle neuroscienze, temi su cui ha pubblicato in riviste specializzate e tenuto seminari sia in Italia che all’estero.

Ingresso libero alla presentazione

Info: Museo di Palazzo Reale – tel. 0102710286/236

sabato 24 ottobre 2015

Riccardo Meneghini all'Accademia Nazionale di Danza: un magnifico viaggio in terre sconosciute


Pubblichiamo un articolo scritto dagli allievi che hanno partecipato alla lezione di Riccardo Meneghini presso l'Accademia Nazionale di Danza.

Riccardo Meneghini, artista di livello internazionale, lunedì scorso, 19/10/2015, ha tenuto una interessantissima Master Class presso l’AND.
Carolyn Carlson, Russell Maliphant, Malo Airaudo, Rui Horta, Dido Veldman, Kimi Brandstrup, Arturo Rosenfeld, sono alcuni dei coreografi con cui ha lavorato come danzatore e performer, oltre alle collaborazioni con Compagnie come lo Scottish Dance Theatre, DV8 Physical Theatre, Company Chameleon, CCN Roubaix e Balletto Teatro di Torino. Questo suo percorso lo ha portato a maturare una personale visione del movimento che ha cercato di trasmettere in questo breve incontro di lunedì.
Con la sua forte e potente presenza di danzatore e insegnante ha inondato di sensibilità e di generosità l’aula Rosa, e non solo.
Nonostante la programmazione delle lezioni accademiche, che avrebbero consentito a ben pochi allievi di partecipare alla Master Class del Maestro Meneghini, l’insegnante Stefania Brugnolini ha lasciato che gli allievi dei corsi a cui dava lezione potessero seguire la Master Class di questo giovane e sensibile maestro, che ha voluto incentrare la sua master Class sullo studio della tecnica release, legata alla contact improvisation, tanto presenti nel lavoro dei coreografi contemporanei. I principi di movimento su cui ha lavorato il Maestro non erano sconosciuti agli allievi ma sicuramente li ha saputi declinare con una profondità e semplicità che ha aperto i corpi dei danzatori presenti verso nuove dinamiche e sensibilità.
Non solo un apprezzatissimo danzatore ma anche un eccellente maestro, gentile e paziente, capace di rendere una lezione di due ore e mezza un magnifico viaggio in terre sconosciute.

Grazie Riccardo
Arrivederci a presto

 Riccardo Meneghini Biografia 

Diplomato I.S.E.F. (Verona) nel 2002, si forma in diverse scuole di danza private e nel 2001 frequenta l’ “Accademia Isola Danza della Biennale di Venezia” sotto la direzione artistica di Carolyn Carlson.
Riccardo entra a far parte di “Transitions” al Laban Centre di Londra nell`anno 2001/2002, conseguendo il diploma in Performance con merito; attualmente e` coinvolto in progetti in UK, Francia e Italia. Ha lavorato con coreografi come: Carolyn Carlson, Russell Maliphant, Rui Horta, Didi Veldman, Janet Smith, Liv Lorent, Malou Airaudo e con compagnie come lo Scottish Dance Theatre, progetto di ricerca con DV8 Physical Theatre, Company Chameleon, CCN Robuaix, Balletto Teatro Torino.
Allo stesso tempo sviluppa una propria visione del movimento, inserendola nelle proprie coreografie, e lavora come libero professionista, performer ed insegnante. Diversi suoi lavori sono stati finanziati nel corso degli anni da Arts Council England e anche dalla Provincia Autonoma di Trento (HERO). Le sue creazioni contengono spesso musiche inedite: nello specifico Riccardo ha infatti collaborato regolarmente con compositori Demetris Zavros e Jered Daniel Sorkin. 
Inoltre la contact improvisation è da lui utilizzata nel processo creativo per ricercare il movimento in profondità, rompendo schemi visti e rivisti con l’intento di portare a galla originalità e autenticità.
Riccardo incontra la C.I. nel 1997 a Trento studiando con Maria Tullia Pedrotti, poi in seguito segue diversi seminari con Dieter Heitkamp e da subito comincia a partecipare a  jam e classi ad ogni occasione. 
Riccardo è stato docente di danza (contact improvisation e contemporanea tecnica  release) a Northern School of Contemporary Dance (Leeds, UK); insegnante ospite a  Millenium2000, Codarts Rotterdam Dance Academie (Olanda), Fondazione Bartolamei (Roma), DAF Dance Arts Faculty (Roma), Contact Festival Freiburg (Germany) e  Contact Festival Dartington (UK), Trentino Danza Estate, Moving East (Londra) e molti altri e inoltre per compagnie come Phoenix Dance Company, Balbir Singh Dance Company, Company Chameleon e Skänes Danceteatre.  Riccardo insegna Contact improvisation, tecnica release, contemporanea, improvvisazione, seminari creativi e classi per tutte le eta`, gruppi e abilita`.  
Riccardo al momento è coinvolto in un progetto Europeao con Scarlattine Teatro per la creazione di “meeting the Odyssey”, sta lavorando alla crezione di un nuovo duo che debutterà a Settembre a Silandro, lavora con la compagnia di Carolyn Carlson (con cui Riccardo ha lavorato in questi ultimi 5 anni) nella creazione “NOW” ed coinvolto in spettacoli di “Hands Down” di Company Chameleon (Manchester).

Si ringrazia la Prof.ssa Cristina Caponera, Docente di Danza contemporanea e tutor dell'iniziativa.

venerdì 16 ottobre 2015

Iniziativa Libriamoci


Abbiamo il piacere di segnalare questa iniziativa del Centro per il libro e la Lettura del MIBACT:









Dal 26 al 31 ottobre 2015 Libriamoci entrerà in tutte le scuole d’Italia per diffondere la melodia della parola scritta declamata: brani da romanzi, poesie, interpretazioni teatrali, reading di gruppo, dalle scuole dell’infanzia alle superiori.  Invitiamo docenti, presidi e tutti coloro che desiderano contribuire con la propria creatività, ad inserire nelle attività scolastiche delle sei giornate occasioni e progetti di lettura ad alta voce
Al momento sono già centinaia le iniziative inseritenella banca dati di Libriamoci 2015 e molte altre sono attese grazie all’intraprendenza degli insegnanti che stanno organizzando in mille diverse modulazioni i propri eventi di lettura a voce alta, per l’ultima settimana di ottobre.
Invitiamo ad ‘approfittare’ a piene mani della ricca offerta di lettori d’eccezione che volontariamente potranno venire a leggere negli istituti scolastici. Chi ancora non l’ha fatto può contattare l’agenzia Stilema (libriamoci@stilema-to.it; tel. 389 9291698) per verificare la disponibilità di lettori volontari sul proprio territorio. Attori di Rai Fiction, giornalisti, sportivi professionisti, autori, registi, artisti, etc. entreranno nelle aule a leggere ed incontrare bambini e ragazzi.
Desideriamo condividere con tutti voi alcuni stralci degli interventi della conferenza stampa di lancio del progetto (1 ottobre 2015 - Milano, Palazzo Reale).
Romano Montroni (Presidente del Centro per il libro e la lettura): - Troppo spesso la lettura viene percepita come un’attività funzionale unicamente allo studio e allo svolgimento del programma. Libriamoci è un progetto che tenta di superare questa visione: non vuole valutare gli studenti, si propone invece di farli partecipare in prima persona al grande spettacolo della lettura ad alta voce. I ragazzi saranno coinvolti nella lettura, nella comprensione dei testi e nella discussione dei contenuti e forse così ne scopriranno l’irresistibile fascino -.
Filippo Del Corno (Assessore alla Cultura del Comune di Milano): - La lettura è la fonte del futuro cognitivo, prima ancora che culturale in senso ampio, dei nostri cittadini: senza l'abitudine a leggere, la capacità di comprendere, non si è in grado di apprezzare il patrimonio storico che ci circonda, la qualità delle leggi che si rispettano, la direzione della politica alla quale si partecipa. Nessuno dovrebbe sentirsi abbandonato dalla società o privo dei mezzi per prendervi parte pienamente. Sono convinto che le politiche di promozione della lettura debbano essere la punta di diamante del rilancio economico e sociale del nostro Paese, perché grazie alla lettura si rimettono in moto molte altre dinamiche, individuali e collettive. A conclusione di questo anno in cui Milano è Città del Libro, la seconda edizione di Libriamoci è un modo straordinario di procedere a grandi passi nella missione culturale più importante che ci sia -.
Ilaria Borletti Buitoni (Sottosegretario, presente in rappresentanza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo): - L'altro giorno mio nipote mi ha vista immersa nella lettura di un libro ed è rimasto colpito da quanto fosse voluminoso. Ne è scaturita una lunga e appassionante conversazione alla fine della quale, su sua richiesta, gli ho consigliato di regalare alla fidanzata il libro che a lui fosse piaciuto di più. Un tempo, infatti, regalavamo a chi ci piaceva libri o dischi che raccontassero qualcosa di noi, dei nostri gusti, del nostro carattere. Dobbiamo trasmettere la consapevolezza che leggere un libro fa sentire meglio, migliora il proprio stato di coscienza, di conoscenza, di giudizio: un libro in più è un gradino in più verso l'arricchimento spirituale, culturale e sociale di ciascuno di noi -.
Arnaldo Colasanti(Consigliere, in rappresentanza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca): - Tutte le componenti del mondo della scuola devono farsi portatrici di questo concetto-chiave, la fiducia, che è fondamentale per riattivare il circolo virtuoso della trasmissione di conoscenza ed esperienze. Le letture a voce alta, in particolare, che Libriamoci porta nelle classi, hanno un potere cognitivo unico: fissano nella memoria e nello spirito non solo le parole ma anche i suoni, le atmosfere, le emozioni, proprie e delle persone con le quali si condivide l'ascolto di un libro recitato, narrato. La nostra patria comune, l'Europa, ci chiede proprio questo: un insegnamento che sia fatto di esperienze e non soltanto di nozioni, la scuola nuova che dobbiamo costruire deve essere capace di stimolare creatività, curiosità e intelligenza che, partendo dalla fiducia, innescano la passione per la lettura, per la comprensione di un testo che sarà, domani, comprensione del mondo in cui si vive -.
- Un mondo - ha spiegato lo scrittore e giornalista Massimo Gramellini - che è sempre più incapace di immaginare. Viviamo nell’epoca dell’immagine in cui tutto, dalle canzoni alle emozioni, è legato alle immagini o veicolato da esse, eppure abbiamo sempre più difficoltà a immaginare. L’immaginazione è come un muscolo e se non viene allenato pian piano si atrofizza. Un tempo ascoltando una canzone nella nostra mente sfilavano le immagini dei ricordi più privati, volti di persone care, rivivevamo situazioni ed emozioni. Oggi ci sono i video musicali, dai libri si traggono sempre più spesso film di successo, le parole contano sempre meno di una foto a effetto: non siamo più abituati a pensare costruendoci immagini da soli perché ci vengono continuamente proposte dai media, dalla società, da chi frequentiamo. Ecco: la lettura è una palestra indispensabile per rimettere in forma il muscolo dell’immaginazione e tornare a immaginare l’aspetto di un personaggio, i colori di un ambiente, atmosfere e sensazioni. Dobbiamo assolutamente combattere lo stereotipo per cui leggere è da sfigati. Non bisogna vergognarsi se si ama leggere. Stare da soli con un libro non è solitudine, è godere di una compagnia ricca e variegata quante sono le storie che leggiamo -.
Infine invitiamo tutti a scaricare su La scuola e il libro la lectio magistralis del filosofo Roberto Casati, Direttore di ricerca presso il CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, utilizzando questo link:

Infine ricordiamo che Libriamoci ha esteso l’invito a partecipare a tutti i Teatri d’Italia, chiedendo agli attori di andare a leggere nelle scuole delle città in cui sono impegnati. E inoltre: martedì 22 ottobre anteprima di Libriamoci con i reading di Bookcity per le Scuole,giovedì 29 ottobre tutta l’Italia sincronizzata per il flash-mob Dante a mezzogiorno, e poi le letture dal 26 al 31 ottobre a Cesena, Ravenna, Ancona, Bologna, Venezia e Mestre con il ciclo di incontri Libriamoci/Ad Alta Voce di Coop Adriatica, il progetto in partnership con la SIAE Da Libriamoci a Scriviamoci, l’esperimento formativo avviato dal neonato Coordinamento delle Associazioni di promozione della lettura.


                
       www.cepell.it © Centro per il Libro e la Lettura

domenica 13 settembre 2015

Orari Biblioteca settembre e ottobre

Nei mesi di settembre e ottobre la biblioteca dell'Accademia Nazionale di Danza osserva i seguenti orari  di apertura al pubblico:

lunedì dalle ore 11 alle 17
martedì dalle ore 11 alle 17

Per esigenze di studio, nel caso si intendesse prolungare la consultazione per più giorni o per particolari esigenze connesse alla ricerca e al servizio tutoring, gli utenti possono rivolgersi per un appuntamento (in altro giorno) alla Responsabile bibliotecaria, prof.ssa Manuela Canali scrivendo alla email: biblioteca@accademianazionaledanza.it


domenica 6 settembre 2015

Riapertura Biblioteca e Bando Fondazione Giorgio Cini

Informiamo che la Biblioteca riapre il giorno 8 settembre dalle ore 11,00 alle ore 17,00. 

Vi comunichiamo, inoltre, la notizia riguardante il bando della Fondazione Giorgio Cini di Venezia:

La Fondazione Giorgio Cini finanzia dieci borse di studio per consentire ad un gruppo di danzatori professionisti o semi-professionisti, selezionati tramite curriculum, di partecipare a una master-class intensiva di danza contemporanea, focalizzata sull’esplorazione dei nuovi linguaggi e contaminazioni tra le pratiche della danza tradizionale extra-europea e la danza contemporanea occidentale. Sono previsti, inoltre, altri dieci finanziamenti parziali.

Master-class con Shobana Jeyasingh
Dal bharata natyam alle tecniche della danza contemporanea

4-5 novembre 2015
Fondazione Giorgio Cini onlus
Isola di San Giorgio Maggiore – 30124 Venezia 

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza una master-class con Shobana Jeyasingh il 4 e 5 novembre alla Fondazione Giorgio Cini, continuando un percorso di ricerca già iniziato con Carolyn Carlson nel 2009. Il progetto, a cura di Vito Di Bernardi, è dedicato all’esplorazione dei nuovi linguaggi e contaminazioni tra le pratiche della danza tradizionale extra-europea e la danza contemporanea occidentale.

La Fondazione Giorgio Cini offre 10 borse di studio ai vincitori del concorso e un contributo di
partecipazione ad altri 10 iscritti.

Numero di partecipanti ammessi: 20
Scadenza per la presentazione delle domande: 15 settembre 2015

martedì 7 luglio 2015

Orario estivo della Biblioteca

1 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00
3 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00
6 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00
7 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00
14 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00
15 luglio dalle ore 11.00 alle ore 18.00

20 luglio dalle ore 10.00 alle ore 15.00
21 luglio dalle ore 10.00 alle ore 15.00
22 luglio dalle ore 10.00 alle ore 15.00
23 luglio dalle ore 10.00 alle ore 15.00

CHIUSURA ESTIVA DAL 24 LUGLIO

La Biblioteca riaprirà al pubblico il giorno 8 settembre 2015. Nel periodo di chiusura per le esigenze connesse alla consultazione e alla ricerca, gli utenti possono rivolgersi per un appuntamento alla Responsabile bibliotecaria, Prof.ssa Manuela Canali, contattandola al seguente indirizzo mail: biblioteca@accademianazionaledanza.it


lunedì 29 giugno 2015

Una serata indimenticabile - "Quartet Gala"

La sera del 24 Giugno 2015, al Teatro Argentina, si è tenuto uno spettacolo che difficilmente si potrà dimenticare: quattro grandi nomi della storia della danza hanno regalato al pubblico emozioni indescrivibili che solo loro con la loro danza hanno potuto suscitare: Dominique Mercy, Mats Ek, Anna Laguna e Susanne Linke.
Dominique Mercy ha aperto la serata con That Paper Boy, Un solo pour Dominique Mercy, ideato e creato da Pascal Merighi in collaborazione con lo stesso Dominique Mercy su musiche di Henrich Biber e Clan of Ximox.
Il grande Mats Ek ha danzato, in compagnia della straordinaria danzatrice Anna Laguna, due pezzi di sua creazione: Potato su musiche di György Kurtág e Marta Kurtág e Memory su musiche di Niko Rölcke.
Susanne Linke ha aperto il secondo tempo con un assolo emblematico, A Lost Solo… With Greeting to Dore.
I quattro grandi artisti si sono cimentati in uno spettacolo di grande livello artistico dimostrando la loro capacità di mettersi in gioco e di amare la danza in maniera spropositata…la danza rappresenta gran parte della loro vita, la danza è il mezzo con cui sono riusciti ad esprimere i loro geni indiscutibili.
Dominique Mercy ha danzato un solo poetico, travolgente e sconvolgente nel contempo.
È riuscito a porre il pubblico in una condizione di attesa emozionante per poi esplodere in un movimento leggero, preciso e oserei dire superbo. Il suo è stato uno spettacolo a tutto tondo in cui gesto, musica e parola si sono incontrati in un amalgama armonioso e piacevole.
Mats Ek ha dimostrato ancora una volta di essere un grande coreografo e interprete con due pezzi straordinari che lo hanno visto a fianco della danzatrice storica, nonché compagna di vita, Anna Laguna.
In scena i due danzatori ultra sessantenni hanno danzato con una maestria unica e insuperabile raccontando le loro storie, i loro vissuti e quella complicità che li lega da sempre e che la danza suggella in momenti di pura estasi.
La coreografa e interprete Susanne Linke ha portato in scena la sua rivisitazione di un personaggio che ha fatto la storia della danza e che molti coreografi hanno posto al centro della loro attenzione: l’Eletta della Sagra della Primavera.
La sua Eletta è terrena, reale, concreta, forte, decisa, come decisi sono i movimenti della Linke che domina il palco con una presenza che la connota in maniera decisiva.
Quattro grandi artisti hanno abitato il palco come se fosse la loro casa prediletta, hanno regalato la loro arte al pubblico e così generosi hanno donato un pezzo della loro vita in uno spettacolo indimenticabile che segna la storia della danza, che vive nel presente e che non può che non essere coronato da applausi lunghissimi quasi “interminabili”.

Maria Rinaldi
Borsista della Biblioteca
dell’Accademia Nazionale di Danza