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sabato 23 maggio 2015

Dona un tuo libro all'Accademia

Mercoledì 27 maggio, alle ore 18.00, avrà luogo presso l'Accademia Nazionale di Danza l'iniziativa "Dona un tuo libro all'Accademia", ultimo appuntamento per quest'anno di Librindanza 2015. 
"Dona un tuo libro all'Accademia" è un progetto ideato dalla Prof.ssa Giovanna Cassese, Commissario in carica dell'Accademia Nazionale di Danza, ed è un invito rivolto a danzatori, cultori di danza, artisti, professori di spettacolo e di teatro, per valorizzare e promuovere la cultura coreutica e incrementare i volumi della nostra biblioteca.
L'invito a donare un libro è una novità per la rassegna Librindanza e per la Biblioteca dell'AND e nasce con il desiderio di stimolare la partecipazione alla lettura e al valore del libro.




martedì 3 febbraio 2015

Omaggio a Caterina Rago

Pubblichiamo uno scritto della Dott. Giuliana Montorsi che il 24 gennaio scorso ha assistito allo spettacolo Vibrante libertà di Caterina Rago, in occasione del terzo appuntamento di Nostos  (Viaggio di ritorno), IX Festival "Danza con noi", che si è svolto presso il Teatro Ruskaja dell'Accademia Nazionale di Danza. 



Caterina Rago è tornata! 
L’Accademia Nazionale di Danza nell’ambito della IX edizione del Festival “Danza con noi” ci ha donato una serata indimenticabile, il raro privilegio di essere parte di un “tutto” fatto di emozioni, energia, luce.
Ma davvero possiamo dire che Caterina Rago è tornata?
A ben vedere Caterina non è mai partita, non è mai tornata, perché la danza, la Vera danza, la danza di Caterina, non può tornare, non può partire, può solo “essere”.
Caterina Rago, ballerina, insegnante, coreografa, direttrice artistica, qui all’Accademia di Roma, si sente, ed è, a casa sua.
Questa prestigiosa istituzione per 12 anni l’ha vista crescere, maturare, evolvere come allieva e pupilla della grande maestra Elisa Piperno, per arrivare a sbocciare poi come un meraviglioso fiore e donarci le sue emozioni, il suo stupore, la sua capacità di meravigliarsi e meravigliare, il suo amore per la vita, la sua gioia di vivere danzando. 

Caterina è energia, è potenza, è luce, e nel suggestivo contesto del teatro Ruskaja lo ha dimostrato con grande professionalità e generosità.
…e Caterina danza… e la sua è una danza emozionale…sulle tavole di legno odio e amore si rincorrono tra le pieghe della sua lunga veste, quasi un peplo ad unire un passato che si fa presente e palpitante davanti a noi, pronto a spiccare il volo verso il futuro; eterni momenti di tensione che tendono e  sembrano sfinire le pur atletiche membra , fino allo sconforto, quasi all’abbandono, ma per poi rialzarsi, risorgere, rinvigorite di una nuova ritrovata energia, in un’ altalena di emozioni che sbalordiscono e commuovono lo spettatore che si trova coinvolto e rapito da Caterina in una danza, in una luce, che oscilla tra l’abisso e il cielo, tra l’afona l’introspezione e l’urlo più sguaiato mentre il corpo della nostra artista, sorretto dalla sua atletica fisicità, sfonda lo spazio scenico, oltrepassa il buio, e ci rende compartecipi della sua straordinaria facoltà, del suo innato dono di saper espandere luce.
Caterina è luce, e la sua luce danza, canta, disegna e tratteggia la sua passione, la stessa sua vita.
Sul palcoscenico lei è un affresco dai toni cangianti illuminati da una potenza rievocativa dove il passato, il presente e il futuro si fondono in un tutt’uno che dona vita e spessore ad idee, progetti e sogni, che fioriscono in una continua ricerca oltremodo generosa per dar forma, corpo e anima allo spettacolo degli spettacoli, alla danza, alla vita stessa.
Caterina Rago danza un linguaggio universale, il linguaggio dell’anima, che nella sua preziosa fragilità inciampa, a volte addirittura cade sotto il peso dell’incomprensione, della solitudine, ma poi sa rialzarsi senza mai rinunciare, senza cedere e così come l’araba fenice, sorretta da un’indomabile onestà intellettuale, Caterina risorge e ricomincia il suo percorso di ricerca del sé, come grogiuolo di passioni, tensioni ed emozioni da condividere con il proprio pubblico.
E così Caterina sul palco balla la sua vita, e si carezza la veste con mano aggraziata e leggera, per poi cambiare registro e sollevare la stoffa con impeto e forza, quasi a volerla lacerare per poi ridurre e convogliare lo spazio visivo del suo attonito pubblico solamente sulle sue gambe e quindi ancora più in basso, ancor più sul particolare, sui suoi piedi nudi, quasi a voler indicare, o almeno suggerire, un sentiero, una strada lungo la quale lei è disponibile ad affiancarci, accompagnarci, la strada della conoscenza.
 
E per essere un’artista basta anche un sol gesto … Caterina ci stupisce ancora e sempre; vibrano le sue dita nello spazio scenico e altro non si vede, solo quel movimento, uno spasmo, e poi quelle stesse dita prima governate da toni di sofferenza si trasformano divenendo morbido veicolo, quasi uno scivolo, che accompagna un alito di fiato che con malcelato pudore vorrebbe uscire dal corpo per farsi conoscere, per coinvolgere, per condividere, per dar vita al tutto.
E così sul palco nasce il sogno, il desiderio di uscire dal labirinto.
Lo spettatore illuminato dalla luce di Caterina Rago si rincuora, si fa coraggio e si lascia prendere per mano dall’artista, la quale, forte del suo istinto, del suo giornaliero impegno, della sua onestà, si fa carico per sé, e generosamente anche  per gli altri,  di percorrere il labirinto delle emozioni fino al più profondo delle viscere, con sofferenza e pathos, ma sicura che nell’onestà intellettuale e nel rigore alberga la rinascita, il futuro. 
E i giovani allievi di Caterina concludono la serata all’Accademia lanciando una sfida; dal palco volano i libri, scagliati con violenza contro il pubblico, come a volerci risvegliare dal nostro disincantato sopore, dalle nostre disillusioni e farci reagire, far rinascere in noi l’indignazione, la voglia di ribellarci alle pochezze, alle meschinità, per poi seguirla con fiducia lungo una nuova via, più eterea, di minor impatto, dove lei è pronta ad essere al nostro fianco in un’ atmosfera di foglie e pagine di libro che planano su noi carezzandoci come foglie d’autunno.
Caterina Rago, giovane donna dalla sensibilità potentissima, forma e anima della danza contemporanea, non è partita, non è tornata.
Caterina Rago è la danza, è l’emozione, Caterina è la luce, Caterina è sempre con noi. 

         Giuliana Montorsi



venerdì 23 gennaio 2015

Prosegue NOSTOS con Caterina Rago



L’Accademia Nazionale di Danza è lieta di presentare 
NOSTOS. Il viaggio di ritorno
di
Caterina Rago
Vibrante libertà
Sabato 24 gennaio si terrà il terzo appuntamento organizzato in occasione del IX Festival ”Danza con noi” con la danzatrice, insegnante e coreografa CATERINA RAGO, introdotta dalla prof. ELSA PIPERNO
Al termine della serata gli studenti del II Triennio contemporaneo dei prof. Anastasio, Bonavita, Brugnolini, Martorana e Sjostrom si esibiranno in una performance basata sul lavoro che nel corso della settimana hanno svolto con Caterina Rago. 
Il seminario consiste nello studio della Tecnica Graham e del Repertorio della Caterina Rago Dance Company. 
Lo studio della tecnica si focalizzerà sul tema dell’energia del corpo che si espande nello spazio e vibra nell'universo, alla conquista della propria libertà. Lo studio del repertorio spingerà il corpo fisico sino ai suoi limiti, permettendo ai danzatori di entrare in contatto con la loro intrinseca e disinibita capacità di muoversi. 
La formazione in Tecnica Graham ha permesso a Caterina di assorbire e prendere coscienza della potenza e del significato di questo linguaggio e di svilupparne il suo preciso e continuo fluire espressivo.


Caterina Rago si diploma come danzatrice nel 2003 e poi come insegnante nel 2007 al Biennio Specialistico per la Formazione dei Docenti in Discipline Coreutiche presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Nel 2008 consegue il Professional Training Programm presso il Martha Graham Dance Center di New York. Ha lavorato per la compagnia Danzare la vita, diretta da Elsa Piperno e con Joseph Fontano, Vice Presidente di IDC-ITI/UNESCO. Ha partecipato come danzatrice aerea alla cerimonia d’apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali a Torino con la Kitonb Extreme Theatre Company. A New York lavora con le compagnie Nuda Dance Theatre, I giullari di piazza e l’Hunter Performance Group. Come danzatrice principale partecipa allo show Off-Broadway Spider Dance, diretto da Jeff Whiting. Nel 2009 entra a far parte della prestigiosa Martha Graham Dance Company di New York. Nel 2010 fonda la Caterina Rago Dance Company, debuttando al Manhattan Movement and Arts Center di New York. I suoi lavori sono stati selezionati per il White Wave Rising Series Festival 2011, per il Kat Wildish Ny Showcase all’Ailey City Group Theatre e per il NYC10 Dance Week. Nel 2011 è in tournée in Italia come interprete del cast originale del pezzo teatrale Cercando Picasso con la Martha Graham Dance Company (regia di Antonio Calenda e Giorgio Albertazzi), che viene portato nel 2012 nei teatri italiani di maggior prestigio. E’ protagonista delle tragedie Baccanti e Prometeo all’Anfiteatro greco di Siracusa con la Martha Graham Dance Company (regia di Antonio Calenda e Claudio Longhi). Nel 2013 la Caterina Rago Dance Company debutta al New York City Premier in Fall In Autumn. Attualmente sta lavorando alla sua nuova creazione dal titolo Labir Into. Divulga inoltre la sua esperienza attraverso classi e workshop in Italia e all’estero.

Ideazione e organizzazione: Francesca Falcone
Supporto tecnico: Marco Melia (responsabile), Silvia Borsetti, Luca Braccia e Giuseppe Perricone (coordinamento).
La manifestazione è aperta al pubblico, fino ad esaurimento posti.
Teatro Ruskaja - Accademia Nazionale di Danza, Largo Arrigo VII, 5. Ore 18.00. Per ulteriori informazioni si prega rivolgersi alla sig.ra Maria Sidoti (Tel. 06 57176206)