Dal 1° al 5 luglio 2012 si è svolta la XI edizione del Premio Roma Danza, Concorso Internazionale Danza, presso il Teatro Grande dell'Accademia Nazionale di Danza. La giuria, quest'anno, era presieduta da Boris Akimov, direttore artistico del Bolshoi Ballet dal 2000 al 2003.
Dal 1° al 4 luglio si sono susseguite le diverse fasi del Concorso, il 5 luglio si è svolta, invece, la serata di Gala, che anche quest'anno, come negli anni passati, sarà trasmessa da Rai 1 in seconda serata, martedì 14 agosto.
Rettifichiamo il post precedente, specificando che la prova aperta ai genitori si svolgerà unicamente il 23 giugno, senza l'obbligo di prenotazione posti. Inoltre, in attesa e in vista della stagione degli spettacoli, che prenderanno avvio dal 25 giugno presso il Teatro Grande dell'Accademia Nazionale di Danza, durante i quali saranno proposti anche estratti dal balletto Don Chisciotte, pubblichiamo una serie di fotografie di due allievi dell'Accademia Nazionale di Danza. Lucrezia Serafini e Giacomo Luci, rispettivamente del 7° corso ad indirizzo classico e dell’8° corso ad
indirizzo classico, si sono esibiti proprio in un passo a due tratto dal balletto Don Chisciotte, durante il XVIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, svoltosi dal 9 maggio al 4 giugno, 2012presso il Teatro Greco di Akrai, a Palazzolo Acreide, .
Riportiamo, inoltre, la notizia che Giacomo Luci si è classificato terzo al Korea International Ballet Competition aggiungendo all'informazione, i complimenti e i migliori auguri per la sua futura carriera.
Foto di Gianni Luigi Carnera, Studio "Zoom", Siracusa, 2012.
Si svolgerà presso il TEATRO GRANDE dell’Accademia Nazionale di Danza, alle ore 21.00, lo spettacolo di fine anno, Serata.
Vi proponiamo qui di seguito il calendario degli spettacoli e le modalità per assistervi:
Giovedì 21 giugno Prova aperta genitori - Ingresso libero
Venerdì 22 giugno Prova aperta genitori - Ingresso libero
Sabato 23 giugno Prova aperta genitori - Ingresso libero
Domenica 24 giugno PAUSA
Lunedì 25 giugno Prima rappresentazione
RISERVATO INVITATI ACCADEMIA
Martedì 26 giugno Spettacolo CARITAS*
Mercoledì 27 giugno Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria
Giovedì 28 giugno Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria
Venerdì 29 giugno Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria
Le prove aperte ai genitori sono SENZA PRENOTAZIONE DEI POSTI
La Prima del 25 giugno è STRETTAMENTE RISERVATA PER INVITATI AND
*La Serata del 26 giugno è di beneficenza per la Caritas Roma (info: 06/88815120)
Le altre serate (27-30giugno) sono ad ingresso gratuito CON PRENOTAZIONE DEI POSTI solo ed esclusivamente alla mail promozione@accademianazionaledanza.it
Nella mail di prenotazione va indicato:
- il nominativo di riferimento
- la serata alla quale si vuole assistere
- il numero dei posti che vengono richiesti.
I biglietti potranno essere ritirati dalle ore 20 della serata di spettacolo.
Mercoledì 30 maggio, presso l'Ex Chiesa di Santa Marta, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei programmi di: 8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea; Laboratorio internazionale di Arti Sceniche; 56. Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Durante l'incontro sono intervenuti il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta; Ismael Ivo, Direttore del Settore Danza; Àlex Regola, Direttore del Settore Teatro; Ivan Fedele, Direttore del Settore Musica.
Paolo Baratta ha sottolineato che le finalità che la Biennale vuol perseguire sono di offrire alle giovani generazioni di artisti opportunità formative, tramite laboratori, e sostenere, con aiuti diretti, la realizzazione di "opere prime" o di "primi impegni artistici". Sono finalità che concorrono al progetto Biennale College, che ha fatto i primi passi con la Danza e che via via interesserà tutti i settori della Biennale.
Una novità che nasce nel 2012 è "Quarto palcoscenico" (Fourth stage), ovvero un'area web che trasmetterà parte o versione integrale dei programmi, colloqui, interviste, masterclass, momenti formativi, incontri con coreografi, musicisti e artisti di teatro. Una scena virtuale, quindi, che verrà inaugurata con l'intervento di Pierre Boulez, che quest'anno riceverà il Leone d'oro insieme ad altri due grandi, Sylvie Guillem e Luca Ronconi.
Nello specifico per quanto riguarda la danza, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea si svolgerà dall'8 al 24 giugno 2012 e sarà inaugurato con l'installazione coreografica Biblioteca del corpo di Ismael Ivo, eseguito da 25 giovani danzatori dell'Arsenale della Danza. Il Festival prosegue con la Marathon of the Unexpected, uno spazio dedicato a venti lavori inediti selezionati tramite un bando, e con spettacoli, performance, installazioni, conferenze, laboratori, masterclass.
Lutto nel mondo della cultura e della danza in particolare, è morta Renata Orso Ambrosoli.Nata a Rivarolo Ligure in provincia di Genova il 13 agosto 1915, Renata Orso Ambrosoli si è spenta la scorsa notte a Roma, come riporta il sito positanonews.it in data 22 maggio. Nota come fondatrice del Premio danza Positano, durante la sua lunga carriera ha collaborato con importanti istituzioni come l’Accademia Nazionale di Danza, il Teatro Club di Roma, il Teatro Stabile di Torino, l’ENDASe poi come direttore artistico di Pentagono Produzioni Associate e del Circuito Danza Lazio. Come attrice l’abbiamo vista sugli schermi nel ruolo di zia Adelina nel film di Paolo Virzì, Caterina va in città, e nel 2007 ha pubblicato la sua autobiografia Il Castello dei Sogni. Storia di una donna semplice. Alberto Testa su giornaledelladanza.com il 23 maggio 2012 ha dichiarato: “Nel 1964 ella diede vita a Positano ad un riconoscimento detto “Scarpetta d’Argento” che non ebbe repliche per mancanza di consistenza negli anni successivi. Nel 1969 mi volle suggerire un suo pensiero: che sarebbe stato opportuno riprendere l’idea di un premio sulla danza a Positano. Tutto rimase allo stato di idea ma poi furono i notabili della città della Costiera ad offrirmene la Fondazione e la Direzione Artistica. Cosa che io feci avvalendomi della collaborazione della Ambrosoli, portando avanti per 40 anni da unico esperto gli sviluppi. Praticamente diedi forma e sostanza con tutte le regole del caso ad una manifestazione che crebbe nel tempo diventando famosa e diffondendone il nome nel mondo.”
Pubblichiamo qui di seguito il volantino della manifestazione Librindanza, che parte sabato 5 maggio e si inserisce nell'ambito della campagna Il maggio dei libri 2012. La manifestazione, promossa dall'Accademia Nazionale di Danza (AND) in unione alla Biblioteca dell'Accademia Nazionale di Danza, si suddivide in cinque incontri, che si svolgeranno nel teatro Ruskaja dell'AND durante il mese di maggio.
La Biblioteca
dell’Accademia Nazionale di Danza augura a tutti Buone Vacanze Pasquali e
coglie l’occasione per informare gli utenti che la Biblioteca sarà chiusa da
giovedì 5 aprile 2012 a martedì 10 aprile 2012.
La
Biblioteca riaprirà il giorno mercoledì 11 aprile 2012 dalle ore 14,30.
Grazie alla Prof.ssa Natalia Gozzano che ci ha segnalato tutti gli indirizzi web, pubblichiamo qui di seguito una serie di link che possono essere utili per ricerche, tesine, tesi o approfondimenti. Tutti gli indirizzi web sono anche inseriti nella sezione Siti da noi consigliati in basso a sinistra del blog.
Vi offriamo oggi, con l'inizio della primavera, una poesia scherzosa, con qualche "errore" voluto, che era stata pubblicata in occasione dell'apertura dei nuovi corsi di danza alla R. Scuola di Danza di Jia Ruskaja su "Il Travaso delle idee" del 13 ottobre 1940.
Lettera ai danzatori - ringraziamo la Professoressa di Tecnica della danza Manoela Caracciolo per averci inviato il suo testo scritto in omaggio ai danzatori.
La danza, questa compagna di vita,
l’arte che cattura chiunque la avvicini. La danza pronunciata in lingua
italiana, con la zeta dura, ha l’effetto di un vibrante colpo di piatti
musicali o del colpo di tacco di un ballerino sul palcoscenico, tanto è forte ,
nell’immaginario consolidato, la fisicità e la carica emotiva che la connota.
Si serve di un linguaggio
universale, ha un impatto diretto con lo spettatore, come il neonato con la
gestualità della madre.
Prende l’interlocutore attraverso i
suoi sensi, attraverso l’anima, non con le strutture logiche, non ha bisogno di
traduttori, ma soltanto di una buona sensibilità estetica individuale.
Per questo la danza è forse la forma
d’arte più antica del mondo in ogni sua latitudine e longitudine, perché poteva
rappresentare all’occorrenza storica l’invocazione della divinità protettrice
dei defunti, sino alla ritualizzazione raffinata della celebrazione di feste
sociali di qualunque genere, non escluse le semplici manifestazioni del potere
religioso e politico.
La danza è quest’arte meravigliosa
in cui corpo e anima si fondono completamente, per sentire e per trasmettere le
emozioni più intime e più nascoste dell’essere umano.
Infatti, è l’unica arte il cui
strumento di espressione è il corpo umano, e questo corpo, questo strumento
viene plasmato attraverso uno studio costante durissimo, doloroso, quasi
innaturale, per raggiungere la sublimazione, la fusione con l’anima.
E quando si crede di averla
raggiunta, ti sfugge e ricominci e bisogna studiare, sempre e ancora.
Quando percepisci che l’anima vuole
esprimersi, spesso la tecnica del corpo non risponde e viceversa.
Questa fusione che è effimera,
irraggiungibile, sfuggente come la felicità, negli attimi in cui si fa sentire
diventa totale, infinita con un atto d’amore, una donazione, e poi rifugge e si
ricomincia a cercarla.
E’ questa la complessità e l’unicità
di quest’arte tersicorea, che nell’opera lirica non è protagonista assoluta,
come è abituata ad essere nei balletti di repertorio classico e contemporaneo,
ma cammina a fianco della sua amica musica, così vicina, così lontana, così
semplice e così indispensabile.
Musica e Danza, infatti, si
completano a vicenda: la danza è la visualizzazione della musica.
La musica nasce dentro l’anima del
danzatore, infatti, ogni gesto o movimento di danza non ha significato se non
parte da una musicalità interiore del corpo, quasi una proiezione del battito
cardiaco e del ritmo respiratorio.
La musica e la danza hanno due
linguaggi diversi, due tecniche diverse, due terminologie diverse, ma si
possono fondere in un’unica armonia, quasi siano indispensabili l’una
all’altra.
La musica è il respiro della danza,
si può danzare senza musica, cioè senza sentire la musica, ma Lei c’è, perché
si percepisce dal movimento di danza anche nel silenzio più totale.
Nell’opera lirica si unisce ance
l’arte del canto, fino ad arrivare al teatro- danza, dove si uniscono un po’
tutte le diverse arti visive e sonore.
La prima forma di arte in assoluto è
la natura, l’arte divina in cui ogni artista sente l’esigenza di alimentarli
per realizzare la propria creatività.
La vita stessa, poi, attraverso la
sofferenza ed il dolore, sensibilizza e sublima la capacità dell’artista di
donare se stesso e di raggiungere quella comunione interiore con lo spettatore,
cercando quel piccolo spiraglio che porta direttamente all’anima, che ognuno di
noi possiede senza saperlo o tiene nascosto.
L’arte non bacia tutti gli esseri
umani, ma solo pochi eletti e l’arte della danza è ancora più selettiva, in
quanto strumento di espressione, il corpo, deve anche rispondere a certi
requisiti fisici.
Ogni persona però può rendere
omaggio all’arte, in quanto artefice della propria vita, e ognuno di noi può
fare della sua vita un capolavoro, una danza.
Giovedì 1 marzo nell'ambito del ciclo di incontri letterari I Giovedì di Santa Marta è stato presentato il volume di Flavia Pappacena La danza classica. Le origini pubblicato dalla casa editrice Laterza nel 2009. L'incontro si è aperto con i saluti del Dott. Maurizio Fallace, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti culturali e il Diritto d'Autore; è stato introdotto dal Direttore dell'Accademia Nazionale di Danza, M° Margherita Parrilla, coordinato dal Prof. Giuseppe Benelli e completato dagli interventi dei Professori Silvia Carandini, Alessandro Pontremoli e l'autrice del libro Flavia Pappacena.
Durante la presentazione la danzatrice Gloria Giordano ha eseguito l’assolo
Sarabande pour femme di Le Bourgeois gentilhomme - Le ballet des
nations (1700) mentre due allievi dell'Accademia Nazionale di Danza hanno interpretato un pas de deux del balletto I
Contadini tirolesi (1810), eseguito su musica originale suonata da
Andrea Fossà e Fabio Refrigeri, Maestri della Scuola Popolare di Musica di Testaccio.
All'evento hanno partecipato ospiti illustri provenienti dal mondo della danza e il pubblico degli appassionati del balletto.
Giunge alla
sua VI edizione “Danza con me”, il Piccolo Festivaldell’Accademia Nazionale
di Danza diretta da Margherita
Parrilla, dedicato quest’anno a un viaggio tra i diversi
stili, tecniche e linguaggi artistici del balletto. Gli appuntamenti – come di
consuetudine al Teatro Ruskaja dell’Accademia – sono alle ore 18.00 del sabato e si
snoderanno dal 3 marzo al
5 maggio 2012 con una pausa per la festività pasquale che
riguarderà sabato 7 aprile.
Da sabato 3 a sabato 31 marzo
il pubblico di “Danza con me” affronterà un vero e proprio viaggio fra i
generi, ossia le “radici” della danza, a cura di RossellaBattisti.
Un percorso negli stili di tutto il mondo che si intrecciano alla storia dei
popoli e delle nazioni. Per l’occasione, infatti, saranno ospitati Maestri di
livello internazionale che porteranno una loro performancedimostrativa
per mostrare tecniche e virtuosismi di ogni genere.
Inoltre, nella settimana
immediatamente precedente all’inizio del Festival i Maestri ospiti terranno un
workshop con gli allievi dell’Accademia.
Ad aprire la rassegna sarà il 3
marzoPas de Deux di Vladimir Derevianko, coreografo e
danzatore russo dalla tecnica formidabile considerato per le sue qualità
interpretative uno dei personaggi più interessanti del nostro tempo.
Appuntamento il 10 marzo con il Tip Tap rivisitato in chiave
moderna dal maestro Luigi Grosso. In occasione dell’omaggio al maestro
scomparso Bob Curtis, il 17 marzo protagonista sarà l’afrodance:
direttamente dall’Africa saranno ospiti i maestri Aly Kerembe e Ousmane Koné
del Dipartimento di Danza Contemporanea del Conservatorio di Bamako (Mali) e
del Donko Seko Espace diretto da Kettly Noell con i quali l’AND è impegnata per
uno scambio culturale. A seguire il 24 marzo la danza di carattere
(folcloristica) firmata da una delle fautrici del genere, la coreografa russa Ioulia
Sofina e il 31 chiude questa prima parte della rassegna il grande
genere del musical a cura di Saverio Marconi.
Dopo la
pausa pasquale il Festival prosegue con
“Crashing Test”: tre
incontri in programma curati da Rossella Battisti e Carla Marignetti,
in cui i protagonisti saranno i giovani talenti della coreografia italiana.
Allievi, free lance, nomi ancora poco noti lanciano la loro sfida al pubblico e
proprio come avviene per i prototipi delle auto con la prova dell’urto (il
cosiddetto crash), verificano la tenuta sulla scena dei loro lavori.
“Crashing Test” offrirà, infatti, a
questi coreografi un’opportunità unica nella scena capitolina: un palcoscenico,
un pubblico eterogeneo di appassionati e visibilità. Uno spazio per le future
stelle della coreografia contemporanea che l’Accademia mette in luce come luogo di creatività, di ricerca e
sperimentazione.
“Danza con me”
si chiuderà sabato 5 maggio con “Trailer And”, l’appuntamento che
presenta gli eventi estivi dell’Accademia Nazionale di Danza.
Un Progetto
sulle Danze Storiche è stato avviato nell'Anno Accademico passato presso il
Conservatorio Nicola Sala dove insegno Clavicembalo e Musica d'Insieme per
Strumenti Antichi grazie alla disponibilità della Prof.ssa Claudia Celi: un incontro di 2 giorni in cui ,
attraverso una breve introduzione storica , esemplificazioni video e
soprattutto la partecipazione attiva di allievi e colleghi ad esercitazioni dal
vivo, ha entusiasmato e valorizzato lo studio sulle forme di danza che il
repertorio clavicembalistico impone sin dall'inizio della pratica strumentale.
Mi corre
l'obbligo di ringraziare, innanzitutto, la collaborazione della collega Adriana
Accardo che l'anno scorso aveva preparato, con musica proposta dalla prof.ssa
Celi un gruppo vocale. Maestri e allievi , non solo cembalisti, che si sono
cimentati nel verificare l’accompagnamento del "passo ballato" e che
si sono prestati ad essere esecutori e danzatori : una esperienza che a gran
voce tutti hanno chiesto di replicare quest'anno , possibilmente con "veri
studenti danzatori".
Così è nata
l'ipotesi di effettuare una visita al Corso di Danze Storiche in Accademia dove
la prof. Celi avrebbe potuto ospitarci.
Ringrazio
vivamente il Direttore di Benevento M° Maria Gabriella Della Sala, e il Direttore dell'Accademia Nazionale di Danza, M° Margherita
Parrilla, per aver reso possibile il gemellaggio tra le nostre classi.
Una giornata
stimolante e formativa per i miei studenti che hanno accompagnato gli allievi
di Claudia Celi in Pavane e Minuetti ed infine anche una piacevole, trascinante
e attiva partecipazione ballata.
Per noi
strumentisti l'esperienza di distinguere la danza da ballare e la forma
stilizzata di danza come elaborate composizioni virtuose dove gli accenti dei
"passi" sono pur sempre da riconoscere, accompagnando la costruzione
di una coreografia ha vivificato il senso e la dimensione spaziale, corporea,
della bella musica che normalmente studiamo solo come artistica idea sonora.
Non ultimo il valore del contatto fra gli studenti delle due Istituzioni Afam
impegnati a collaborare per obiettivi comuni esprimendo il massimo impegno con
slancio.
Ringraziano
gli studenti beneventani, e io in testa, anche la mia ritrovata compagna di
studi clavicembalistici al Conservatorio di Roma Manuela Canali per la visita
alla Biblioteca, e tutti gli
Allievi dell'Accademia, nell'auspicio di future collaborazioni e progetti .
Un cordiale arrivederci
Antonella
Moles,
docente al
Nicola Sala di Benevento
di Clavicembalo e Musica d'Insieme per Strumenti Antichi
Il 25 gennaio scorso è giunta in visita presso l’Accademia
Nazionale di Danza una delegazione di studenti dei Trienni e dei Bienni del
Conservatorio di Musica ”Nicola Sala” di Benevento, guidata dalla Professoressa Antonella
Moles, Docente di Clavicembalo e di Musica d’Insieme per Strumenti Antichi, per
partecipare alla lezione di Danze Storiche tenuta dalla Professoressa Claudia
Celi per la classe del 2° Triennio indirizzo Danza Classica.
L’iniziativa, resa possibile dall’accordo fra le due
Istituzioni nella figura dei rispettivi Direttori M° Margherita Parrilla e M°
Maria Gabriella Della Sala, rientra nel “Progetto Danze Storiche” del
Conservatorio di Musica di Benevento - avviato nell’ A.A.2010/2011 e coordinato della
Professoressa Moles e rappresenta un’importante occasione per la collaborazione
fra studenti e docenti di discipline affini attivate in seguito alla Riforma dell'Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
Questa vivace esperienza didattica ha visto il coinvolgimento
degli allievi strumentisti che hanno accompagnato dal vivo l’esecuzione dei
loro colleghi danzatori in alcuni brani precedentemente concordati fra le
docenti e preparati in Conservatorio. I danzatori, a loro volta, hanno
illustrato la valenza sociale e artistica delle danze dei secoli passati,
approfondita anche nelle lezioni di Storia della Danza. Infine musicisti,
ballerini e docenti hanno danzato fianco a fianco danze collettive di facile
esecuzione.
“Questo fruttuoso scambio didattico – afferma Claudia Celi – è stato molto
apprezzato dagli studenti. Mi auguro che l’esperienza della lezione congiunta fra i
nostri insegnamenti non rimanga un caso isolato ma il primo di una serie di
appuntamenti e collaborazioni”.
Con l’occasione gli studenti del Conservatorio hanno potuto
ammirare la prestigiosa sede dell’Accademia Nazionale di Danza, con i suoi Teatri all’aperto e Ruskaja recentemente restaurati, gli
splendidi scorci panoramici e la Biblioteca Nazionale di Danza, inaugurata nel gennaio 2010, dove, fra l’altro, in Biblioteca abbiamo la pubblicazione originale del Ballarino di Fabritio Caroso nella edizione seconda datata 1601, quella che, rispetto alla prima del 1581, è arricchita di immagini e di scritti.
TORINO – Centro Studi del Teatro Stabile,
Sala Colonne, Teatro Gobetti,
martedì 17 gennaio 2012, ore 17,00
Donazione Nuccio Messina al Centro Studi del Teatro Stabile di Torino
Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, in collaborazione con il
DAMS dell’Università di Torino, ha organizzato un incontro durante il
quale è stata annunciata e illustrata la Donazione del Fondo Nuccio
Messina, a favore del Centro Studi del Teatro Stabile di Torino. Il
cospicuo fondo di libri, manifesti, locandine e fotografie (tra cui il
ricco archivio iconografico dei periodici Primafila e In scena),
si è costituito, negli anni, grazie all’intensa attività di Nuccio
Messina quale direttore e organizzatore teatrale. La presentazione del
Fondo è stata anche un'occasione per raccontare e festeggiare la più che
cinquantennale carriera di uno dei protagonisti del teatro italiano.
Per l'occasione sono intervenuti: Gianfranco De Bosio, regista che ebbe
Messina come condirettore durante gli anni Sessanta allo Stabile di
Torino e che per Messina realizzò, in seguito, altri importanti
spettacoli; Roberto Alonge, Direttore del Dipartimento di Discipline
Artistiche, Musicali e dello Spettacolo dell’Università di Torino, che
invitò Messina come professore a contratto per il corso di
“Organizzazione ed economia dello spettacolo teatrale”; Antonio Attisani
e Nathalie Jabalé, relatore e autrice della tesi di laurea sulla
carriera di Messina pubblicata da Gangemi nel 2005 con il titolo Una vita per il teatro.
Il moderatore dell’incontro è stato il responsabile del Centro Studi,
Pietro Crivellaro. Bisogna sottolineare che il Centro di documentazione
dello Stabile fu fondato da Messina nel 1973, d’intesa con il direttore
artistico di allora, Aldo Trionfo, e del presidente del teatro, Rolando
Picchioni. Molti ringraziamenti sono stati rivolti, sia da Nuccio
Messina sia da Pietro Crivellaro, all'Accademia Nazionale di Danza di
Roma e alla sua Biblioteca, per aver contribuito a completare il Fondo,
donato da Messina al Centro Studi, con il materiale presente nella sede
della redazione romana delle riviste Primafila e In scena situata presso l'Accademia Nazionale di Danza.
Su incarico del Presidente Bruno Borghi e del Direttore
Margherita Parrilla, la Responsabile della Biblioteca dell'Accademia
Nazionale di Danza, Manuela Canali, ha rappresentato l'istituzione
romana e accompagnato idealmente il materiale di Nuccio Messina.
Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino
L'apertura dei pacchi provenienti dall'Accademia Nazionale di Danza alla presenza di Nuccio Messina (al centro) e Pietro Crivellaro (a destra)
Uno dei nove pacchi con il materiale di Nuccio Messina inviato dall'Accademia Nazionale di Danza
Da sinistra: la Responsabile della Biblioteca dell'Accademia Nazionale di Danza, Manuela Canali; Nuccio Messina; Nathalie Jabalé.
La Biblioteca dell'Accademia Nazionale di Danza di Roma, su suggerimento del Direttore, vuole promuovere un bollettino cartaceo che divulghi informazioni inerenti la storia della danza, la storia del luogo nel quale è ubicata l'Accademia, informazioni bibliografiche inerenti l'arte coreutica e di spettacolo.
Il bollettino sarà divulgato nei periodi cruciali dell'Anno Accademico, con cadenza quadrimestrale, e alcuni articoli potranno essere letti sul nostro blog.
Qui di seguito il numero 0, quale prova tecnica di trasmissione, che ha intenzione di crescere ed evolvere in una pubblicazione realizzata con un numero consistente di pagine e con la collaborazione di studenti e studiosi.