lunedì 27 maggio 2013

Librindanza: la seconda edizione riscontra grande successo



Sabato 25 maggio si è conclusa la seconda edizione di Librindanza, un'iniziativa che si svolge in occasione della Campagna di promozione della lettura, IL MAGGIO DEI LIBRI 2013, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura. 
La manifestazione nasce con l'intento di creare occasioni di dialogo e di scambio di idee, conoscenze e ricerche e questa edizione, in particolare, ha voluto accogliere le novità provenienti da altri paesi europei. Tale apertura ha contribuito - se si volesse fare un primo bilancio approssimativo - ad un più grande interesse nei confronti dell'iniziativa e, di conseguenza, ad una maggiore affluenza di pubblico. 



Qui di seguito vi proponiamo un riassunto dei quattro incontri che si sono svolti con le schede dei volumi presentati.


Vi ricordiamo che i libri sono disponibili per la consultazione presso la nostra biblioteca.














mercoledì 22 maggio 2013

Avviso importante




SI AVVISA

Venerdì 24 Maggio 2013
la Biblioteca Nazionale di Danza
rimarrà chiusa in quanto i responsabili della stessa saranno occupati in qualità di scrutatori al seggio elettorale per l’elezione di n.1 componente del Consiglio Accademico.


Roma, 22 Maggio 2013

venerdì 10 maggio 2013

Librindanza: secondo appuntamento

Sabato 11 maggio 2013 alle ore 18.00, presso il Teatro Ruskaja dell'Accademia Nazionale di Danza, si svolgerà il secondo incontro della rassegna Librindanza che vedrà protagonista il volume Cosa può la danza, Saggio sul corpo di Vito Di Bernardi. Interverranno l'Autore e Marco Ariano, percussionista in AND.
Chi ha un Corpo capace di molte cose, ha una Mente la cui massima parte è eterna. Partendo da questa folgorante proposizione del filosofo non dualista Baruch Spinoza (1632-1677) il libro ripercorre alcune tappe del percorso che ha portato la coreografia del Novecento, anche attra­verso l’incontro con l’Oriente, a interrogarsi sui poteri della danza come esperienza soggettiva del corpo-mente e come veicolo di un’apertura al mondo e all’altro da sé. Dal corpo incandescente di Vaslav Nizinskij che, alle soglie della follia, prefigura all’inizio del Novecento una danza come sentimento in trance, al corpo tranquillo di Erick Hawkins, eretico della modern dance ispirato dalla filosofia zen, a Virgilio Sieni, infaticabile esploratore dei paesaggi interni ed esterni al corpo, tra natura e cultura, fino al corpo sottile del teatro-danza indiano, questo libro si presenta come una declinazione al plurale dell’idea di corpo nella danza.
Vito Di Bernardi, Cosa può la danza, Saggio sul corpo, Bulzoni, collana Biblioteca teatrale, 2012, 245 p., brossura.
VITO DI BERNARDI 
È professore associato in Discipline dello spettacolo e insegna Storia della danza presso l’Università ”La Sapienza” di Roma. Studioso di danza moderna e contemporanea e delle relazioni tra lo spettacolo occidentale e le tradizioni performative asiatiche, ha scritto su Vaslav Nižinskij, Ram Gopal, Ruth St. Denis, Virgilio Sieni. Per più di vent’anni ha condotto studi e ricerche in Indonesia, Cambogia e India. Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi, i volumi Giava-Bali. Rito e spettacolo, Mahabharata,  L’epica indiana e lo spettacolo di Peter Brook, Teatro e danza in Indonesia, Virgilio Sieni(1995). Con il volume sulla “pioniera” della danza americana Ruth St. Denis (L’Epos, 2006) ha il Premio Internazionale per la saggistica teatrale “Maurizio Grande”. È socio fondatore e vicepresidente dell’AIRDanza. Fa parte del Comitato scientifico dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (Fondazione Cini di Venezia) dove si occupa delle iniziative legate alla didattica e alla diffusione della danza. Fa parte inoltre del Comitato scientifico della rivista “Danza e ricerca” del DAMS di Bologna e di “Intersezioni musicali”, collana saggistica della Fondazione Giorgio Cini.  

domenica 28 aprile 2013

Librindanza II edizione



Librindanza giunge alla sua seconda edizione in occasione della Campagna di promozione della lettura IL MAGGIO DEI LIBRI 2013 promossa dal Centro per il Libro e la Lettura.
La Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, polo per l’arte coreutica della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, promuove questa manifestazione con l’intento di creare occasioni di dialogo e di scambio di idee, conoscenze e ricerche, considerate fondamentali per l’arricchimento culturale e artistico contemporaneo. 
Libro e danza, documento e teatro costituiscono le parole chiave intorno alle quali ruota tutto ciò che ha a che fare con il nuovo concetto di archivio come luogo della memoria in movimento e come riscoperta del corpo danzante, magazzino di esperienze sensoriali, emozionali e cognitive.

Danza e biblioteca sono all’apice di un percorso che coniuga l’effimero della danza con la tangibilità della materia cartacea e del suo profumo senza tempo. Biblioteca e danza tramandano entrambe il patrimonio del sapere collettivo, ovvero la memoria che preserva, seleziona e favorisce il recupero di ciò che è caduto nell’oblio.
In particolare in questa edizione Librindanza allarga il suo orizzonte all’ambito europeo esprimendo in tal modo il dinamismo dell’arte coreica e in tempi di crisi punta sulla cultura come strumento di promozione della produzione creativa e della sua fruizione. 

Qui di seguito la locandina dell'evento con tutte le date degli appuntamenti:




giovedì 25 aprile 2013

Il volume dell'Accademia presentato al programma "Elisir"

Prosegue con successo la promozione del volume dell'Accademia Luce per la Danza. La nuova stagione, 1999-2012.
Pubblichiamo qui di seguito un'immagine del Direttore, Margherita Parrilla, ospite del programma "Elisir" di Michele Mirabella (la puntata è andata in onda martedì 23 aprile su Rai Tre). 
 

giovedì 4 aprile 2013

Biennale Danza di Venezia 2013 - selezione danzatori e coreografi


Il progetto del neo direttore di Biennale Danza, Virgilio Sieni, intitolato Abitare il mondo, trasmissione e pratiche, prevede, per il 2013, un ciclo di percorsi di formazione e creazione sul linguaggio della danza contemporanea rivolto a giovani danzatori e coreografi, che si concluderà in brevi spettacoli aperti al pubblico il 28, 29 e 30 giugno. 

Ci sarà una selezione di danzatori e coreografi tra i 18 e i 35 anni.
Il termine delle iscrizioni è il 15 aprile 2013.

Pubblichiamo qui di seguito il bando completo:

La Biennale di Venezia
Biennale College - Danza 2013
ABITARE IL MONDO, TRASMISSIONE E PRATICHE Progetto di Virgilio Sieni – Direttore Settore Danza
La Biennale di Venezia ha reimpostato la sua missione in tutti i suoi campi. Alle attività volte a promuovere la conoscenza tra il pubblico (Mostre, Festival) ha aggiunto una linea strategica rivolta alla formazione di giovani artisti. Si tratta di Biennale College, operante nella Danza, nel Teatro, nel Cinema. Promuovere i talenti offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la messa a punto di “creazioni”. Questo lo spirito di Biennale College, un ponte ben attrezzato che offra ai giovani che vogliano cimentarsi in una delle arti di farlo nelle condizioni migliori che una istituzione internazionale possa offrire.
Il Settore Danza, dopo l’esperienza dell’Arsenale della Danza, propone a partire dal 2013 il nuovo progetto del Direttore Virgilio Sieni che vedrà coinvolti coloro che il direttore artistico del settore Danza della Biennale riterrà, a suo insindacabile giudizio, rispondere agli obiettivi di ciascuno dei quattro percorsi di seguito descritti ed ai requisiti richiesti dagli stessi, parte integrante del suo progetto artistico 2013-2015.
ANNUNCIO
Il progetto Biennale College-Danza /Abitare il mondo_ Trasmissione e pratiche è articolato in vari percorsi ed è rivolto a danzatori, coreografi, piccole formazioni con esperienza già acquisita nelle tecniche della danza, in particolar modo contemporanea. L’intento di Biennale College-Danza è quello di aprire a una riflessione fondante sul corpo, inteso come cammino dell’uomo alla scoperta della sua funzione. La danza ci ricorda non tanto il legame con il passato, ma la natura stessa dell’uomo e dell’esistente.
I percorsi di Biennale College-Danza 2013 sono quattro:
1.PRIMA DANZA
Destinatari:
Coreografi/interpreti o coreografi con il proprio gruppo di lavoro, di età compresa tra i 18 e i 35 anni
con esperienza già acquisita nelle tecniche della danza, in particolar modo contemporanea Percorso verso la creazione di un’opera coreografica
Con questo progetto si intende dar vita a un contesto di approfondimenti sulla pratica della danza, unitamente a un ciclo di riflessioni con artisti, studiosi e filosofi. Il passaggio quotidiano dalla dimensione comune al mattino, con pratiche e ascolti, alla fase creativa
pomeridiana, consentirà una continua verifica del percorso verso la creazione di una coreografia. Ai coreografi scelti verrà proposto uno spazio per la creazione, che dovrà essere condiviso contemporaneamente da due esperienze.
Tale condivisione darà vita a un dittico coreografico, che verrà presentato con spettacoli aperti al pubblico. I due periodi di studio e creazione saranno realizzati all’interno dei luoghi che verranno aperti al pubblico nella fase finale: i vari progetti dovranno ricercare una forte coesione con la natura degli spazi sviluppando l’organicità di ciascun luogo con il corpo, l’architettura e la luce.

Il percorso si articolerà a Venezia in due periodi:
2- 15 maggio
17- 30 giugno
Sono previste:
la mattina: lezioni di tecnica con maestri e incontri con studiosi, filosofi, artisti; il pomeriggio: fase creativa personale.

La fase finale prevede la presentazione a Venezia del percorso creativo con spettacoli aperti al pubblico.
2.INVENZIONI
Destinatari:
Danzatori di età compresa tra i 18 e i 35 anni
con esperienza già acquisita nelle tecniche della danza, in particolar modo contemporanea Percorso con un coreografo per la creazione di un brano
I danzatori dovranno indicare il nome del coreografo prescelto

Il percorso prevede due fasi: al mattino una lezione comune con un maestro e a seguire un incontro con artisti, studiosi e filosofi al fine di creare un contesto di approfondimenti tematici sul senso del corpo, lo spazio e le pratiche; al pomeriggio verrà svolto il percorso di creazione con il coreografo che sarà realizzato in un luogo specifico destinato alla creazione. Il progetto nasce secondo un concetto di adiacenza e analogia, nell’intento di dar vita a un dialogo costante tra la creazione, l’antropologia del luogo e le aperture con gli altri ambiti artistici.
I coreografi:
Michele Di Stefano (Italia) Alessandro Sciarroni (Italia) Arkadi Zaides (Israele)
Il percorso si articolerà a Venezia:
dal 10 al 30 giugno
Sono previste:
la mattina: lezioni di tecnica con maestri e incontri con studiosi, filosofi, artisti;
il pomeriggio: fase creativa con il coreografo.
La fase finale prevede la presentazione a Venezia del brano coreografico con spettacoli aperti al pubblico.

3.AGORÀ
Destinatari:
Danzatori di età compresa tra i 18 e i 35 anni
con esperienza già acquisita nelle tecniche della danza, in particolar modo contemporanea Percorso con un coreografo per la creazione di un brano
I danzatori dovranno indicare il nome del coreografo prescelto

Il progetto svilupperà una serie di esperienze sul senso della tattilità, della trasmissione e della relazione con i luoghi all’aperto. Ogni coreografo condurrà un percorso particolare sull’adiacenza dei corpi e l’ascolto degli altri in relazione ai luoghi prescelti per l’azione finale con spettacoli aperti al pubblico.
I coreografi:
Thomas Lebrun (Francia) Frank Micheletti (Francia) Virgilio Sieni (Italia)
Il percorso si articolerà a Venezia:
dal 10 al 30 giugno con Virgilio Sieni
dal 17 al 30 giugno con Thomas Lebrun
dal 17 al 30 giugno con Frank Micheletti
Sono previste:
la mattina: lezioni di tecnica con maestri e incontri con studiosi, filosofi, artisti;
il pomeriggio: fase creativa con il coreografo.
La fase finale prevede la presentazione a Venezia del brano coreografico, con spettacoli aperti al pubblico.

4.TRASMISSIONI
Destinatari:
Cinque coreografi/interpreti di età compresa tra i 18 e i 35 anni
con esperienza già acquisita nelle tecniche della danza, in particolar modo contemporanea Coreografo: Virgilio Sieni
Il progetto è finalizzato alla costruzione di percorsi compositivi e coreografici che si rivolgono a varie tipologie di partecipanti: danzatori, bambini, madri e figli.
Il percorso si articolerà a Venezia in due periodi:
3-15 maggio
17-30 giugno
Sono previste:
la mattina: lezioni di tecnica con maestri e incontri con studiosi, filosofi, artisti; il pomeriggio: fase creativa con il coreografo.

La fase finale prevede la presentazione a Venezia del brano coreografico, con spettacoli aperti al pubblico.
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MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
I partecipanti alle selezioni dovranno scegliere un solo percorso e far pervenire, registrandosi presso il sito Biennale www.labiennale.org/it/danza/collegedanza/, il seguente materiale:
  1. Curriculum Vitae (max. 1000 battute per ogni cv)
    Per quanto riguarda il percorso
    PRIMA DANZA, inviare il curriculum del coreografo e di ogni danzatore coinvolto nel progetto in un unico documento.
  2. Una lettera di motivazione
    Per quanto riguarda il percorso PRIMA DANZA inviare un testo (max. 1800 battute) che presenti il progetto artistico INEDITO che si intende candidare.
  3. Un video che documenti il lavoro del coreografo o dei danzatori, visionabile su Vimeo, con link e relativa password.
Termine di iscrizione alla selezione
Il materiale contenente la documentazione in copia digitale dovrà essere inviato
entro e non oltre il 15 Aprile 2013.
Le selezioni verranno effettuate dal Direttore Virgilio Sieni, secondo il suo insindacabile giudizio, e l’esito delle stesse sarà comunicato agli interessati entro il 26 aprile 2013.
Pagamento
Ad ogni candidato selezionato sarà richiesto il pagamento per i diritti di segreteria pari a € 60 (Iva inclusa) che dovranno essere versati successivamente alla comunicazione di ammissione e comunque non oltre il 26 aprile 2013.
Tutti i costi relativi alla partecipazione al percorso di formazione (viaggio, vitto e alloggio) saranno a carico dei partecipanti.


Per maggiori informazioni: 
college-danza@labiennale.org 
www.labiennale.org

mercoledì 27 marzo 2013

Festività pasquali

Informiamo i nostri utenti che in occasione delle festività pasquali la biblioteca resterà chiusa da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile compresi.
Cogliamo l'occasione per augurare una serena e felice Pasqua.
La Direzione

domenica 17 marzo 2013

Qualche novità

Vi proponiamo qui di seguito una breve intervista a Margherita Parrilla, del 13 febbraio 2013 per Adnkronos, riguardante il volume Luce per la danza. La nuova stagione, 1999-2012.

Intervista Margherita Parrilla

Vi ricordiamo, inoltre, gli appuntamenti del:

Piccolo festival
“Danza con me”
VII edizione

Marzo-Aprile-Maggio 2013 
il sabato alle ore 18.00

Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza
Largo Arrigo VII, 5 Roma

“Danza con me”, il Piccolo Festival dell’Accademia Nazionale di Danza diretta da Margherita Parrilla, è dedicato quest’anno a un viaggio nel Novecento tra danza e video. 
La manifestazione iniziata il 16 marzo, proseguirà sabato dopo sabato e si potrà assistere ancora a due incontri intitolati Oggi…Jazz e Dance for the Camera - la danza per il video, due appuntamenti con il Crashing Test  che, come ogni anno, vedrà cimentarsi gli allievi dell’AND nella loro creatività coreografica e interpretativa e poi alla serata dedicata al progetto coreografico Mine-Haha ovvero dell’educazione fisica delle fanciulle, ispirato al libro di Frank Wedekind, con la regia di Walter Le Moli e in collaborazione con due giovani coreografe dell’Accademia: Santina La Macchia e Clelia Borino. 
Il Festival terminerà il 4 maggio con il TrailerAND, l’annuale festa dell’Accademia Nazionale di Danza e la presentazione del calendario degli spettacoli estivi.
Gli appuntamenti, alle ore 18.00 del sabato e a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili,  proseguiranno fino al 4 maggio 2012, con una pausa per la festività pasquale di sabato 30 marzo. 

Info:
Accademia Nazionale di Danza tel 06 5717621  

Ufficio stampa: 
Agnese De Donato  tel 06 37351705  333.5297324    HYPERLINK "mailto:agnesededo@fastwebnet.it" agnesededo@fastwebnet.it 


mercoledì 6 febbraio 2013

Luce per la danza. La nuova stagione

E' uscito il nuovo volume edito dalla casa editrice L'Epos di Palermo sugli ultimi quindici anni dell'Accademia Nazionale di Danza: 

Luce per la danza 
La nuova stagione 
1999-2012

Il libro è disponibile presso le seguenti librerie di Roma:

Feltrinelli :
Piazza Argentina 
Via Orlando 
Largo Chigi 
Viale Libia
Via Appia
Viale Giulio Cesare


Librerie varie:
Minerva
Sport e cultura 

Sdaci Cavour 
Euroma
La strada 

Montecitorio 
Viale Eritrea
Arion Testaccio 

Stanza della musica 

Qui di seguito la presentazione del volume al programma Unomattina Caffè del 1 febbraio 2013 (min. 5,36).



venerdì 18 gennaio 2013

Omaggio ad Alberto Testa

Sabato 19 gennaio, presso l'Accademia Nazionale di Danza, si terrà una grande festa organizzata dall'Accademia Nazionale di Danza e l'Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza-AIRDanza in occasione del novantesimo compleanno del Maestro Alberto Testa.

La giornata si svolgerà nel seguente modo:

dalle ore 10.00 alle ore 16.30 Giornata di studi Il libretto di ballo. Storia, forme e interpretazioni di una scrittura in movimento;

dalle ore 17.30 Presentazione del libro di Alberto Testa Sulla danza. Memorie, riflessioni (Piretti editore, 2013) e a seguire un breve spettacolo degli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza.

Saranno presenti personalità della danza, artisti e amici del Maestro.

Per info: AIRDanza info@airdanza.it
 AND eleviti@yahoo.com 



giovedì 17 gennaio 2013

Siti utili per le ricerche parte II


Grazie ai suggerimenti e alle ricerche della Prof. Natalia Gozzano, vi segnaliamo alcuni link utili per ricerche riguardanti tematiche inerenti l'arte coreutica.
Innanzitutto vi presentiamo il sito della Biblioteca di danza Vincent-Warren, che possiede la più importante collezione del Canada e una delle più importanti nel mondo specializzata in danza. La Biblioteca acquisisce, conserva e diffonde informazioni di ogni genere su la danza, la storia e lo sviluppo dell'arte coreutica. La Biblioteca sostiene, inoltre, la missione pedagogica della Scuola superiore del balletto del Québec.
Il sito ha anche una pagina specifica, "Liens de la Danse", con un elenco di link che rimandano a siti di altre biblioteche, centri di ricerca e di documentazione.
Una piccola curiosità: la Biblioteca ha un suo profilo Twitter dal nome Bibliodanse... un nostro omonimo in francese, quindi, da seguire!!!

Qui di seguito il link al sito della Biblioteca:


Vi segnaliamo, inoltre, il Répertoire des arts du spectacle (Repertorio delle arti dello spettacolo) che permette di identificare e localizzare fondi, gruppi di documenti o opere d'arte, conservati in Francia, riguardanti la storia dello spettacolo.

Ecco il link:

lunedì 14 gennaio 2013

La storia della Danza nei Licei Coreutici


Presso L’Accademia Nazionale di Danza il primo incontro dei Docenti della disciplina.

Giunti al terzo anno dall’istituzione sul territorio italiano, i Licei Coreutici vedono l’attivazione di ulteriori insegnamenti fra i quali la Storia della danza che si introduce così in modo ormai definitivo nel curricolo degli studi della Scuola Secondaria di Secondo Grado. Un insegnamento caratterizzante che, per la sua stessa natura di materia culturale di indirizzo, rappresenta il naturale elemento di congiunzione fra i saperi teorici e pratici presenti nel Piano degli studi.
Per favorire occasioni di incontro e scambio fra i docenti di Storia della danza chiamati a operare nei diversi contesti locali, l’Accademia Nazionale di Danza, nella figura del suo Coordinatore per i Licei Coreutici Prof.ssa Annapaola Pace, ha avviato una serie di appuntamenti con la Prof.ssa Claudia Celi, docente di Storia della danza presso l’AND e Coordinatore dell’Istituzione per la materia specifica nei Licei Coreutici, al fine di attuare strategie didattiche miranti all'ottimizzazione dell'offerta formativa in coerenza con le Indicazioni nazionali di cui al Decreto Ministeriale n. 211 del 7 ottobre 2010, nel rispetto dell’autonomia didattica dei singoli Istituti e della libertà di insegnamento dei docenti.
Al primo incontro, tenutosi sabato 1° dicembre 2012 presso la Biblioteca Nazionale di Danza - aperta per l’occasione dalla Prof.ssa Antonella Altavilla del Comitato di Gestione della Biblioteca stessa - hanno preso parte le Prof.sse Daniela Chianini (Liceo Coreutico Teatro Nuovo - Torino), Paola Carlucci (Liceo Coreutico “F.A. Bonporti” - Trento) e Daniela Pietrasanta (Liceo Coreutico - Convitto Nazionale "Vittorio Emanuele II" – Roma). Una breve sintesi dei temi, per la trattazione dei quali ci si è potuti avvalere della pluriennale esperienza di integrazione delle discipline coreutiche nei Piani dell’Offerta Formativa delle relative Istituzioni di provenienza, è riportata nel verbale redatto dalla Prof.ssa Carlucci.
L’appuntamento, svoltosi all’insegna di un proficuo e cordiale dialogo e conclusosi con il saluto della Prof.ssa Annapaola Pace, è stato anche occasione per visitare la prestigiosa sede dell’Accademia, i suoi spazi teatrali e ammirarne i suggestivi scorci panoramici.
Claudia Celi





mercoledì 5 dicembre 2012

La meravigliosa missione del maestro di danza


Per prima cosa vi annunciamo che è stata creata la pagina Facebook della Biblioteca Nazionale di Danza, qui di seguito il link accompagnato dal desiderio che ci seguiate numerosi:

Oggi pubblichiamo un testo inviatoci dalla Docente di Tecnica Accademica Manoela Caracciolo, che ringraziamo per il suo contributo, dal titolo La meravigliosa missione del maestro di danza.

La meravigliosa missione del maestro di danza
I maestri di danza possiedono la chiave di accesso sia per entrare nel profondo dell’anima e del cuore dei loro allievi per accenderne il talento, sia per plasmare il loro corpo mediante la tecnica, come lo scultore fa con la creta, sia per modellare il loro intelletto nella logica della coordinazione dei movimenti ed infine, attraverso una  rigorosa disciplina, per acquistare un profondo rispetto di se stessi e di conseguenza anche degli altri. La danza è un modo di essere, uno stile di vita: è l’unica arte che coinvolge tutto l’essere, è il corpo umano lo strumento di espressione e questo strumento va amato, rispettato, migliorato, ma soprattutto accettato con la esatta consapevolezza dei propri limiti e la trasformazione di essi in positivo. L’accettazione di sé e del proprio corpo in trasformazione è quindi autostima e consapevolezza. Facile è fare progressi con allievi dotati, non è merito del maestro la loro riuscita. La grandezza di un maestro è plasmare un fisico in difficoltà e tirarne fuori il talento. Da sfatare è l’erroneo pensiero che chi fa questo lavoro debba avere un atteggiamento arrogante, umiliante e punitivo. Io credo che questo nasconda invece frustrazione e insicurezza. Come nella vita, nell’insegnamento della danza si deve essere guidati dall’amore e dalla generosità. Per dare amore sotto forma di sapere ci vuole oltre che coraggio una grande preparazione metodologica e psicologica e soprattutto si deve continuare a studiare sempre, per poter trasmettere il sapere/sentire del corpo e dell’anima. L’ideale sarebbe che un insegnante si fosse realizzato come danzatore, per essere libero da ogni rimpianto e frustrazione e comunque non viva i suoi rimpianti privati ne rapporto con l’allievo, ma li trasformi in esperienza di vita. Se ognuno di noi riflettesse su tutto questo, pochi continuerebbero a fare questo lavoro, perché portato in negativo ci si potrebbe rendere conto di quanti danni fisici e psicologici si potrebbero fare sugli allievi e quanti potenziali talenti si potrebbero spegnere. Premiamo il coraggio di fare la danza, il coraggio di mettere a nudo tutto il nostro essere al giudizio degli altri. Tra due esseri umani che comunicano attraverso l’arte c’è un filo così luminoso, meraviglioso ed intrigante, ma anche così sottile, precario, delicato che può creare al contempo tanto valore ma anche tanta solitudine. Sarebbe importante vedere l’insegnamento come un fatto sociale, un mezzo per comunicare con il gesta ciò che la parola non può dire e mettere la danza al servizio di tutti, anche di coloro che fisicamente sembra non possano averla. La verità è che la danza non è per tutti ma è di tutti, ma facciamo che veramente sia di tutti, non dando illusioni di professionismo come danzatori, ma aiutandoli a capire in che modo possano realizzarsi dignitosamente, magari sempre nel settore della danza, non con le doti fisiche ma con quelle artistiche ed intellettuali in questa società in cui i giovani non riescono a trovare dei riferimenti, dei valori e la loro identità aiutiamoli con l’arte a non guardare fuori, a non subire il giudizio della società consumistica, non compatibile con la danza, non pensare di usare la danza per arricchirsi, la vera arte non scende a compromessi, ma semplicemente a guardarsi dentro e ad estroflettere quella ricchezza, quella infinita unicità che è dentro ognuno di noi ed a loro volta metterla al servizio degli altri. Proprio per questa unicità dell’essere umano le correzioni ed i consigli del maestro devono essere personalizzati per ognuno degli allievi, non si può generalizzare nulla: è questa la meraviglia dell’arte coreutica. La danza, al di là se si esercita o meno la professione, insegna a vivere, cura l’anima, dà ai giovani un riferimento importante, un’attrazione che li può distoglire dal perdersi. Nel seminare la nostra arte possiamo raccogliere grandi frutti, sia al livello artistico che a livello umano e senza dubbio lasciamo dei segni indelebili nelle loro anime. Facciamo in modo che siano luminose.

Manoela Caracciolo
Docente di Tecnica Accademica

venerdì 30 novembre 2012

La Compagnia Sosta Palmizi

La Compagnia Sosta Palmizi è stata una – e la più considerevole – tra le primissime formazioni di danza contemporanea in Italia (1985)‚ e l’attuale Associazione‚ che vede alla sua guida due dei coreografi del gruppo iniziale‚ costituisce oggi un punto di riferimento artistico e pedagogico importante per le nuove generazioni di danzatori e coreografi. 
In vent’anni‚ Giordano e Rossi hanno dato vita‚ con instancabile spirito di ricerca e inconfondibile stile personale maturato nel tempo‚ a creazioni largamente apprezzate non solo nel nostro Paese e‚ con senso di responsabilità e sacrificio personale‚ si sono impegnati anche nella formazione‚ nel sostegno e nella promozione di giovani artisti. 
Il loro ventennale lavoro ha contribuito e contribuisce‚ in maniera più che consistente e peculiare‚ alla costituzione e alla solidità della spina dorsale della danza italiana dei nostri giorni.“
Eugenia Casini Ropa

E proprio questa sera al Teatro Vascello andrà in scena fino al 2 dicembre il nuovo spettacolo Scarpe, di Giorgio Rossi, che unisce danza contemporanea e nouveau cirque, in cui delicati passi di danza s’intrecciano a spettacolari acrobazie aeree e a terra generando l’atmosfera magica delle fiabe.
Tema proprio "la scarpa" come parabola poetica dell’esperienza vissuta e della memoria collettiva e individuale.
L’idea nasce da un progetto realizzato in una fiera del “made in Italy” in Russia nel 2007 intitolato Steps dello stesso Giorgio Rossi. Abbandonato l’ambito commerciale che incorniciava lo spettacolo, la scarpa diventa il mezzo per raccontare l’italianità.
Il Teatro Vascello ha ospitato durante questa settimana la Compagnia Sosta Palmizi con altri spettacoli come Just another normal day di Francesco Isgrò il quale riflette l’intenZione di dare forma alla fantasia dell’essere umano, una messa in scena di quello spazio d’immaginazione che risiede dentro ognuno di noi; e Alma ultimo solo di Giorgio Rossi il quale lavoro verte sul contrasto e l’opposto che è in noi e il desiderio di reagire a questa inesorabile condizione.
Ricordiamo, inoltre, che domani si svolgerà l’ultima giornata di laboratorio a cura di Giorgio Rossi dalle ore 16.00 alle ore 18.30.
Il lavoro si propone di indagare gli aspetti più deliranti e poetici della comicità fisica cioè quei gesti e quei suoni che nel clown, ma sarebbe più giusto dire nell’essere umano, sono in continuo divenire.
Giorgio Rossi parte dall’idea che la cosa più importante da insegnare sia la capacità di improvvisare nell’ascolto profondo, di quel che sta attorno; da lì costruire la propria opera, come in realtà hanno sempre fatto gli artisti di tutte le diverse discipline dell’arte. La mimesi è uno strumento importante nel suo modo di insegnare, un approccio alla vita scenica che si basa sulla sensibilità infantile che ognuno di noi ha.
Segnaliamo questa esperienza artistica.
Arianna Mandolesi
Allieva del Triennio Contemporaneo
Accademia Nazionale di Danza
Vincitrice della borsa di collaborazione presso 
la Biblioteca Nazionale di Danza

Il promo dello spettacolo

Il link della compagnia


mercoledì 28 novembre 2012

Orchestica

Pubblichiamo un testo, gentilmente inviato da Lara Borghini, docente di tecnica contemporanea presso il Liceo Coreutico "Alfano I" di Salerno, sull'Orchestica di Jia Ruskaja, sicuramente di ausilio agli studenti/studiosi dell'Accademia Nazionale di Danza, ma anche per tutti coloro che vogliono sapere qualcosa in più sulla fondatrice dell'Accademia Nazionale di Danza e sul suo sistema didattico. 



L’ORCHESTICA

In Europa la danza nacque alla fine del secondo millennio avanti Cristo, precisamente in Grecia. La cultura greca operò una sintesi di quanto si era prodotto fino ad allora presso le altre civiltà conosciute: dall'Egitto all'India, alla Cina. Gli artisti greci ereditarono tecnica, stile, idee dalle altre nazioni mediterranee. Però, al di là di queste influenze, essi crearono quel canone classico, che decise il destino dell'arte occidentale, per oltre duemila anni e influenzò altresì l'arte dell'Oriente di religione buddista.
Va comunque evidenziato che la fusione inventata, prodotta dai Greci, utilizzando i vari elementi coreutici di importazione, fu caratterizzata da quel concetto di perfezione tipica della cultura ellenica. Fu così costruita una danza immediatamente in linea col supremo ideale di armonia, intesa come equilibrio permanente di spirito e corpo. Per i Greci la danza costituiva una sorta di unità lirica, assieme a musica e poesia. In base al contenuto delle varie danze, di impostazione divina e di finalizzazione ginnico-militare, gli studiosi ne hanno delineato due filoni: danza orchestica e danza palestrica.
Con il termine Orchestica gli antichi greci indicavano un'azione scenica complessa che comprendeva musica, poesia e danza; attualmente è usato come sinonimo di "arte della danza". Presso l'Accademia Nazionale di Danza italiana, che ha sede a Roma, all'epoca della direzione della sua fondatrice Jia Ruskaja (tra il 1948 e il 1970), veniva chiamata Orchestica una delle discipline di studio allora in uso, una sorta di danza libera, di ispirazione duncaniana e dalcroziana  ideata dalla stessa Ruskaja, che veniva  affiancata allo studio della Tecnica Accademica.

Jia Ruskaja, “Io la Russa”, giunse in Italia nel 1918 ed iniziò la sua attività di danzatrice creando un suo peculiare stile “classico” ispirato alla Grecia antica, cultura dalla quale restò profondamente affascinata. Studiò la pittura parietale greca e romana, le sculture ellenistiche del Museo Nazionale di Taranto e Siracusa.  “L’amore per la danza mi ha suggerito di accostarmi a tutte le arti, cercando di intenderne il ritmo, ovvero la poesia delle forme”. Così creò l’Orchestica, sistema didattico e spettacolare, indirizzato soprattutto allo studio dell’armonia del movimento ed allo sviluppo della sua musicalità. L’opera è costituita da un susseguirsi di brevi brani, fusione di varie culture, frammenti di stati d’animo, che intendono riportare, in perfetta euritmia, i movimenti di tutti i segmenti del corpo alla spontaneità ed alla naturalezza assoluta.
L’intento è il raggiungimento della perfetta fusione psico-fisica che affina la sensibilità artistica individuale e anticipa le massime espressioni coreutiche moderne. I costumi originali, erano delle tuniche greche, in due pezzi, il primo più corto con drappeggi ed una lunga gonna, che, nel movimento, creava suggestivi effetti di integrazione con la natura. Il tutto eseguito su un palcoscenico all’aperto al soffiare del vento. Le musiche appositamente create per la coreografia erano principalmente dei pianisti di allora: Caporaloni, Mastroianni, Lana, altre erano adattamenti di alcuni brani di Brahms, Chopin, Schubert, Shuman e Rachmaninov. 
La coreografia era così strutturata: una danzatrice dopo l’altra entrava con dei grandi salti “grand jetè” e muovendosi in modo circolare nello spazio, creava un disegno a semicerchio, riprendendo l’architettura di un teatro greco. I corpi assumevano  una particolare posizione concava, quasi una interiorizzazione di ricerca del proprio centro fisico ed emozionale, tema molto attuale nella tecnica classica e contemporanea. Nell’esaltazione della femminilità, iniziava il secondo brano, caratterizzato dai lavori della donna in particolare il filare della lana, stilizzati magistralmente in un morbido movimento delle anche ed in una serpentina articolazione delle dita della mano. Seguiva un brano che creava le forme pittoriche degli antichi vasi greci, linee ovali, figure piatte senza profondità di immagine, con i volti rigorosamente di profilo. Nel quarto movimento le danzatrici si disponevano in file parallele, usando tutto lo spazio, in un passaggio continuo dalla tensione al rilassamento, fino ad arrivare ad un’improvvisa mancanza di energia, conclusa con una caduta finale. Seguivano suggestivi esercizi di braccia, che, nella loro apparente semplicità, racchiudevano uno studio molto approfondito di purezza di linee, dando la possibilità all’artista di esprimersi attraverso lo sguardo con tutto il corpo, rendendo unico e vero il movimento. L’integrazione con la natura era resa possibile dalla sensibilizzazione della mano che  “accarezzava” l’aria, l’effetto del vento sulle tuniche e sui lunghi capelli delle danzatrici.  Movimenti di isolamento della testa e del collo, con le braccia e le mani intorno ad essa, per formarne una cornice, ricordavano la cultura araba. Inoltre esercizi a terra, di contrapposizione di forze, che anticiperanno le spirali della Tecnica Contemporanea, ed a seguire brani sui vari ritmi musicali di tempo e controtempo , con battute di mano a carattere spagnoleggiante. I successivi valzer, eseguiti in cerchi concentrici, con effetti coreografici di movimenti contrapposti ,creavano una rottura con il classico, pur mantenendo salde le sue basi, come aveva fatto la Duncan. Era la volta della rappresentazione del guerriero greco romano: le danzatrici armavano il loro corpo con le braccia, raffiguranti l’elmo e lo scudo, e procedevano in una forte serpentina con salti molto incisivi. 
Ritornando nel mondo femminile seguiva una “graziosa” rappresentazione della vestizione e del trucco, con vezzosi movimenti di mani che assumevano le forme dei fiori, su di un corpo morbido ed ancheggiante. La danza della liberazione delle schiave era una drammatica e forte interpretazione, ad alto contenuto artistico, che spettava , allora, solo alle 4 soliste, poste in diagonale,  su musica di Rachmaninov. Il finale era la rappresentazione della speranza. I corpi così allungati erano proiettati nello spazio, con una semplice camminata, che si velocizzava con l’incalzare musicale, fino a diventare una corsa nel vento. Si integrava perfettamente con la natura e, nell’anfiteatro, creava un effetto spettacolare e suggestivo quando si avvolgeva in un disegno spirale  e, come un vortice di vento,  si andava a quietare  fino a fermarsi completamente . Le numerose danzatrici assumevano, a quel punto, posizioni ispirate alla “figurina sottile di danzatrice”, opera nel Museo Nazionale di Taranto. Il vortice, lentamente, riprendeva la sua energia, si dipanava come una matassa e, riprendendo il suo flusso, spariva nella quinta. Attualmente l’ Orchestica  è diventata materia di studio presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Lara Borghini













Omaggio a José Sasportes

Riprendiamo l'attività del blog dopo una, lo ammettiamo, lunghissima pausa, che però è stata una pausa di lavoro, ideazione e realizzazione di nuovi progetti. 
Presto verrete a conoscenza di tutte le attività che stiamo organizzando, intanto, vi diamo subito importanti notizie:

Omaggio a José Sasportes il 5 dicembre 2012, alle ore 16, 30, presso la Biblioteca Vallicelliana, qui di seguito il comunicato stampa:


Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza /Italian Association for Dance Research
COMUNICATO STAMPA

Omaggio a José Sasportes
celebrando la danza italiana


Il 5 dicembre 2012, alle ore 16.30, presso il Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana di Roma, Piazza della Chiesa Nuova, 18, II piano,
si terranno i festeggiamenti del 75° anniversario dello studioso di danza 
José Sasportes 


Silvia Carandini presenterà il volume
Passi, tracce, percorsi. Scritti sulla danza italiana (Edizioni Aracne, Roma)
a cura di Alessandro Pontremoli e Patrizia Veroli 


Seguirà il concerto 
Les Fleurs animées. Pagine musicali dai balletti italiani dell’Ottocento
“Ensemble con strumenti classici de Il Teatro della Memoria”
Giancarlo Ceccacci (violino)
Federico Marincola (chitarra)
Angela Paletta (oboe)
Andrea Toschi (fagotto e concertazione)
Musiche di Cesare Pugni, Paolo Giorza, Peter Ludwig Hertel e Costantino Dall’Argine 


Francesca Beatrice Vista presenterà la mostra
Passo dopo passo. Walter Toscanini e la danza italiana 
(Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano)
a cura di Francesca Falcone e Patrizia Veroli 
La mostra, allestita nel Salone Borromini, resterà aperta dal 5 al 21 dicembre 2012
 (lunedì- sabato, ore 9-13)


La manifestazione 
Omaggio a José Sasportes, celebrando la danza italiana 
si chiuderà alle ore 19.00


giovedì 20 settembre 2012

Orari Biblioteca

Informiamo che, dopo la pausa estiva, la Biblioteca riaprirà nel mese di ottobre con un orario ridotto:
lunedì, mercoledì, venerdì dalle 10:30 alle 13:00.

Il consueto orario (lunedì, mercoledì dalle 10:00 alle 16:00 e il venerdì dalle 11:00 alle 17:00) riprenderà a partire da novembre.

venerdì 3 agosto 2012

Attivata la prima borsa di studio intitolata a Pina Bausch

Siamo lieti di annunciare che è stata attivata e assegnata la prima borsa di studio in ambito coreutico dedicata a Pina Bausch, Direttore Onorario dell'Accademia Nazionale di Danza, frutto della collaborazione tra la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e l'Accademia Nazionale di Danza. La borsa, assegnata a un allievo dell'Accademia selezionato in base al curriculum e al progetto scientifico presentato, consente di trascorrere un mese a Venezia, presso il Centro Vittore Branca, per effettuare le ricerche nel Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione.
La prima borsa è stata assegnata a Michela Gentili, laureata al Biennio specialistico in coreografia presso l'Accademia Nazionale di Danza, la quale ha presentato il progetto Venezia: tra Oriente e Occidente, che ha l'intento di approfondire il legame tra la cultura e l'arte coreutica occidentale e quella orientale nelle biblioteche e negli archivi della Fondazione Giorgio Cini.

Per ulteriori informazioni: teatromelodramma@cini.it


Il link al sito della Fondazione Cini: Fondazione Cini

venerdì 13 luglio 2012

Premio Roma trasmesso da Rai 1



Dal 1° al 5 luglio 2012 si è svolta la XI edizione del Premio Roma Danza, Concorso Internazionale Danza,  presso il Teatro Grande dell'Accademia Nazionale di Danza. La giuria, quest'anno, era presieduta da Boris Akimov, direttore artistico del Bolshoi Ballet dal 2000 al 2003.

Dal 1° al 4 luglio si sono susseguite le diverse fasi del Concorso, il 5 luglio si è svolta, invece, la serata di Gala, che anche quest'anno, come negli anni passati, sarà trasmessa da Rai 1 in seconda serata, martedì 14 agosto.


Per maggiori informazioni:
http://www.concorsointernazionaledanza.it

lunedì 18 giugno 2012

In attesa della "Serata"...

Rettifichiamo il post precedente, specificando che la prova aperta ai genitori si svolgerà unicamente il 23 giugno, senza l'obbligo di prenotazione posti.
Inoltre, in attesa e in vista della stagione degli spettacoli, che prenderanno avvio dal 25 giugno presso il Teatro Grande dell'Accademia Nazionale di Danza, durante i quali saranno proposti anche estratti dal balletto Don Chisciotte, pubblichiamo una serie di fotografie di due allievi dell'Accademia Nazionale di Danza. Lucrezia Serafini e Giacomo Luci, rispettivamente del 7° corso ad indirizzo classico e dell’8° corso ad indirizzo classico, si sono esibiti proprio in un passo a due tratto dal balletto Don Chisciotte, durante il XVIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, svoltosi dal 9 maggio al 4 giugno, 2012presso il Teatro Greco di Akrai, a Palazzolo Acreide, .

Riportiamo, inoltre, la notizia che Giacomo Luci si è classificato terzo al Korea International Ballet Competition aggiungendo all'informazione, i complimenti e i migliori auguri per la sua futura carriera.












Foto di Gianni Luigi Carnera, Studio "Zoom", Siracusa, 2012.

mercoledì 13 giugno 2012

"Serata", spettacolo di fine anno dell'AND


Si svolgerà presso il TEATRO GRANDE dell’Accademia Nazionale di Danza, alle ore 21.00, lo spettacolo di fine anno, Serata. 
Vi proponiamo qui di seguito il  calendario degli spettacoli e le modalità per assistervi:
                                                                  
Giovedì 21 giugno  Prova aperta genitori - Ingresso libero 
Venerdì  22 giugno  Prova aperta genitori - Ingresso libero 
Sabato 23  giugno  Prova aperta genitori - Ingresso libero 

Domenica 24 giugno   PAUSA 

Lunedì 25 giugno  Prima rappresentazione 
RISERVATO  INVITATI ACCADEMIA  

Martedì 26 giugno  Spettacolo CARITAS* 

Mercoledì 27 giugno  Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria 
Giovedì 28 giugno  Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria 
Venerdì 29 giugno  Spettacolo - prenotazione posti obbligatoria


Le prove aperte ai genitori sono SENZA PRENOTAZIONE DEI POSTI 

La Prima del 25 giugno è  STRETTAMENTE RISERVATA PER  INVITATI  AND

*La Serata del 26 giugno è  di beneficenza per la Caritas Roma (info: 06/88815120) 

Le altre serate (27-30giugno) sono ad ingresso gratuito CON PRENOTAZIONE DEI POSTI solo ed esclusivamente alla mail promozione@accademianazionaledanza.it
Nella mail di prenotazione va indicato:
- il nominativo di riferimento
- la serata alla quale si vuole assistere
- il numero dei posti che vengono richiesti.
               
I biglietti potranno essere ritirati dalle ore 20 della serata di spettacolo.

venerdì 1 giugno 2012

Biennale di Venezia 2012

Mercoledì 30 maggio, presso l'Ex Chiesa di Santa Marta, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dei programmi di: 8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea; Laboratorio internazionale di Arti Sceniche; 56. Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Durante l'incontro sono intervenuti il Presidente della Biennale di Venezia, Paolo Baratta; Ismael Ivo, Direttore del Settore Danza;  Àlex Regola, Direttore del Settore Teatro; Ivan Fedele, Direttore del Settore Musica.
Paolo Baratta ha sottolineato che le finalità che la Biennale vuol perseguire sono di offrire alle giovani generazioni di artisti opportunità formative, tramite laboratori, e sostenere, con aiuti diretti, la realizzazione di "opere prime" o di "primi impegni artistici". Sono finalità che concorrono al progetto Biennale College, che ha fatto i primi passi con la Danza e che via via interesserà tutti i settori della Biennale.
Una novità che nasce nel 2012 è "Quarto palcoscenico" (Fourth stage), ovvero un'area web che trasmetterà parte o versione integrale dei programmi, colloqui, interviste, masterclass, momenti formativi, incontri con coreografi, musicisti e artisti di teatro. Una scena virtuale, quindi, che verrà inaugurata con l'intervento di Pierre Boulez, che quest'anno riceverà il Leone d'oro insieme ad altri due grandi, Sylvie Guillem e Luca Ronconi.

Nello specifico per quanto riguarda la danza, il Festival Internazionale di Danza Contemporanea si svolgerà dall'8 al 24 giugno 2012 e sarà inaugurato con l'installazione coreografica Biblioteca del corpo di Ismael Ivo, eseguito da 25 giovani danzatori dell'Arsenale della Danza. Il Festival prosegue con la Marathon of the Unexpected, uno spazio dedicato a venti lavori inediti selezionati tramite un bando, e con spettacoli, performance, installazioni, conferenze, laboratori, masterclass. 

Per tutte le informazioni: La Biennale di venezia
http://www.labiennale.org